Hezbollah ha recentemente lanciato un attacco con droni, con l’intento di assassinare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in risposta all’uccisione del leader del gruppo, Hassan Nasrallah, a Beirut. Sebbene il drone abbia colpito la villa di Netanyahu a Cesarea, non ci sono stati feriti, poiché il premier e sua moglie non si trovavano in casa al momento dell’impatto.
L’operazione ha visto l’impiego di tre droni, due dei quali sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome, mentre uno è riuscito a raggiungere il bersaglio. Il sistema radar israeliano ha immediatamente attivato le sirene di allerta nel nord del paese, avvisando i residenti di rifugiarsi nei bunker. Un video ha documentato il drone mentre volava a bassa quota, evidenziando la sua rapidità rispetto all’elicottero inviato per l’intercettazione.
Un alto funzionario israeliano ha confermato a Channel 12 che l’attacco era specificamente mirato a Netanyahu. I media arabi, che per primi hanno riportato la notizia, hanno riferito che il drone ha centrato il tetto della villa, causando un forte boato avvertito durante le celebrazioni del sabato.
La residenza di Benjamin e Sara Netanyahu a Cesarea è un’imponente villa bianca caratterizzata da un ampio colonnato, una piscina e un parco rigoglioso che la circonda. Spesso al centro di polemiche, il premier israeliano è stato criticato per le elevate spese di manutenzione ordinaria e straordinaria associate a questa proprietà, il cui valore si aggira attorno ai 20 milioni di sicli, circa 5 milioni di euro. Tali costi, che gravano sul bilancio dello Stato, si sommano alle spese per le altre residenze ufficiali dei Netanyahu.
Nel 2020, l’ufficio del Primo Ministro ha approvato un investimento di 400.000 euro per ristrutturare la villa, giustificato dalla necessità di risolvere “gravi lacune nella sicurezza che richiedono un intervento immediato”. Questa situazione ha alimentato ulteriormente il dibattito sulle priorità di spesa del governo e sull’opportunità di investire risorse pubbliche in proprietà private di alto profilo.
Hezbollah ha scelto di colpire sperando nella sua presenza durante le celebrazioni del sabato. L’attacco, pur avendo un obiettivo diretto, è simbolicamente significativo: Hezbollah intende replicare le strategie di Israele, che ha recentemente eliminato leader nemici come Haniyeh e Sinwar. Questo evento segna un’ulteriore escalation delle tensioni tra Israele e Hezbollah, mettendo in evidenza un conflitto sempre più complesso e pericoloso.
Con questa azione, Hezbollah intende inviare un messaggio chiaro a Israele e ai suoi alleati regionali e internazionali riguardo alla propria determinazione nel proseguire la lotta e nel rispondere alle operazioni israeliane.
Israele a sua volta ha effettuato almeno 10 attacchi aerei sui sobborghi meridionali di Beirut noti come Dahiyeh, un’area densamente popolata che ospita gli uffici di Hezbollah, hanno affermato le autorità libanesi. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha definito le vittime civili in Libano “troppo elevate” e ha esortato Israele a ridurre alcuni attacchi, soprattutto a Beirut e nei dintorni.
Il primo ministro Netanyahu ha descritto l’attacco alla sua residenza come un tentativo di assassinio orchestrato dall’Iran, affermando: “Coloro che hanno orchestrato questo attacco hanno commesso un errore grave.” Ha sottolineato la gravità della situazione e l’urgenza di una risposta risoluta, evidenziando il coinvolgimento di agenti iraniani nell’incidente.