Nel Regno Unito, i gruppi filo-palestinesi, inclusa la nota Palestine Action, potrebbero presto essere etichettati come gruppi terroristici. È quanto emerge da un rapporto redatto da John Woodcock, consigliere del governo britannico sulla violenza politica.
La BBC ha rivelato alcuni estratti del rapporto, che suggerisce l’introduzione di una nuova categoria legale per designare e bandire i “gruppi di protesta estremi”. Woodcock, ex deputato laburista ora membro della Camera dei Lord, ha descritto questi gruppi come organizzazioni che utilizzano “tattiche criminali” per raggiungere i loro obiettivi.
Il rapporto raccomanda al governo di implementare sanzioni per limitare il diritto di riunione e la capacità di raccolta fondi di tali gruppi. La proposta suggerisce di estendere le misure già applicate ai gruppi terroristici anche agli attivisti di protesta estremista.
Palestine Action, fondata nel 2020 e nota per le sue azioni dirette contro aziende che vendono armi a Israele, ha risposto affermando che le sue iniziative riflettono l’opinione della maggioranza dei britannici, favorevoli a un embargo sulle armi tra Regno Unito e Israele.
Il Ministero degli Interni ha dichiarato che le raccomandazioni di Woodcock saranno valutate dai ministri. Intanto, il primo ministro Rishi Sunak ha intensificato le iniziative per reprimere l’attivismo filo-palestinese, compreso un disegno di legge che vieterebbe ai enti pubblici di boicottare Israele e che impedirebbe ai parlamentari di collaborare con gruppi filo-palestinesi.