La Marina Militare italiana ha ufficialmente annunciato l’imminente missione nel Pacifico della sua nave ammiraglia, la portaerei Cavour. A rendere nota la notizia è stato il sottocapo di Stato Maggiore, l’ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto, confermato poi con enfasi dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la quale ha sottolineato il ruolo cruciale della Cavour nel contrastare l’ascesa della Cina nella regione.
La nave è attesa in zona a maggio, in concomitanza con il summit dei G7 di Hiroshima. Prima della missione della Cavour, verrà inviato nel Pacifico il pattugliatore d’altura Morosini, che svolgerà una crociera addestrativa della durata di quattro mesi.
Il concetto di base di una portaerei è quello di essere un mezzo offensivo che facilita gli attacchi dell’aviazione militare. Questa concezione è difficile da conciliare con la Costituzione italiana, che non prevede l’aggressione militare come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Inoltre, secondo gli standard americani, una portaerei deve avere una capacità ideale di trasportare 90 aerei da combattimento di diverso tipo per poter svolgere efficacemente il suo compito. Al di sotto di questa soglia, la portaerei risulta praticamente inutile dal punto di vista dell’efficacia d’attacco e può essere utilizzata solo per esibire la propria potenza militare, come nel caso della nostra Cavour.