Dopo una travagliata avventura di tre anni, la casa madre di Facebook dice addio al progetto Novi, anche se intende proseguire con i pagamenti digitali nel metaverso
Meta, la casa madre di Facebook, chiuderà Novi, il suo servizio di trasferimento denaro e pagamenti tramite portafoglio digitale. Lo ha annunciato l’azienda sul sito web di Novi, indicando come termine definitivo del servizio il primo settembre 2022 e invitando gli utenti a ritirare tutto il proprio denaro dalla piattaforma “il prima possibile”. Con la fine di Novi, termina definitivamente e completamente la fallimentare avventura di Meta nel settore delle criptovalute, dopo aver venduto a febbraio 2022 la sua stablecoin Diem a Silvergate.
Nato sotto il nome di Calibra, Novi era stato progettato come un portafoglio digitale per la stablecoin di Meta, nota inizialmente come Libra e poi rinominata Diem. La moneta digitale è stata poi abbandonata anche per le pressioni esercitate dal governo degli Stati Uniti, secondo cui lo sviluppo di una propria valuta avrebbe comportato “un’eccessiva concentrazione di potere” e “vantaggi nell’accesso al credito o l’uso di dati per commercializzare o limitare l’accesso ai prodotti” per il gigante tecnologico.
Dal 21 luglio 2022 gli utenti perderanno la possibilità di aggiungere denaro ai loro conti e l’account WhatsApp e l’app di Novi verranno disabilitati. In seguito, quando il progetto verrà definitivamente chiuso, non sarà più possibile accedere alla cronologia delle transazioni e a tutti gli altri dati.
Nonostante Novi sia giunto al termine, Meta ha dichiarato di voler riutilizzare la tecnologia per prodotti futuri, come il metaverso, anche se non è chiaro cosa la società abbia esattamente in mente.
“Stiamo già sfruttando gli anni investiti nel costruire le capacità di Meta sulla blockchain per introdurre nuovi prodotti, come gli oggetti da collezione digitali”, ha dichiarato Meta in un comunicato riportato da CoinDesk.
E ancora: “Potete aspettarvi di vedere di più da noi sul Web3, perché siamo molto ottimisti rispetto al valore che queste tecnologie possono portare alle persone e alle aziende nel metaverso”. Meta infatti, ha già aumentato i suoi sforzi per introdurre i token non fungibili (Nft) sulle sue piattaforme.

Quando non si considereranno più questi personaggi come geni ma per quello che realmente sono, ossia pedine manovrate, allora ciò che sta accadendo sarà molto più facilmente decodificabile.
Il tutto può essere visto come una grande partita a scacchi, élite contro umanità.
In una partita a scacchi si inizia scegliendo le mosse di apertura, si prosegue più o meno automaticamente con le possibili varianti e quindi si improvvisa in base alla situazione che si è creata, sacrificando anche alcuni pezzi in previsione dello scacco matto.
E normalmente il più forte è chi ha il controllo del centro della scacchiera.
Tale e quale.
Il problema è che l’élite gioca seguendo una strategia ben precisa, invece noi solo di rimando e pertanto, se non cambiamo, ne usciremo soccombenti.
Quindi non ci lamentiamo se abbiamo sostituito gli scacchi con i videogame doom.
Se avessimo giocato ancora a scacchi, magari di tutto questo ci saremmo accorti dopo la quinta mossa.