La vittima è Giovanni Medici, operaio jesino di 49 anni: choc in fabbrica. Stava lavorando quando ha accusato problemi e si è accasciato. Inutili i soccorsi
Era al lavoro appena rientrato dalla pausa delle festività pasquali ed era intento nel suo lavoro di assemblaggio quando i colleghi lo hanno visto improvvisamente accasciarsi a terra. Il collega a lui vicino ha cercato di soccorrerlo mentre gli altri allertavano il 112, ma non c’è stato proprio nulla da fare.
Le cause del decesso di Medici sarebbero esclusivamente naturali e comunque non riconducibili al lavoro che stava svolgendo in quel momento in fabbrica. Un infarto che l’avrebbe stroncato senza alcuna avvisaglia, lasciando attoniti e distrutti dal dolore colleghi, familiari ed amici. Giovanni Medici non avrebbe sofferto di particolari patologie o problemi di salute.
Cosa dire, era uno costretto a fare il braccio armato della politica piddina, e del dittatore attuale dell’obbligo d’inoculazione sperimentale, chi ci deve proteggere a deciso chi proteggere, a colpi di decreti è stata smontata la costituzione, ecco cosa succede a permettere alla magistratura di accedere a carriere politiche, in specialmodo l’italiano è portato per natura a essere un mangiapane a tradimento a scapito del proprio popolo, noi alla fame e i politici placebo e paga d’oro assicurata col benestare delle big farmaceutiche e noi cavie umane.