“Nel giro di un decennio al massimo, le coppie” che vorranno fare un figlio “penseranno per prima cosa all’inseminazione in vitro”, piuttosto che al naturale rapporto sessuale. il macabro risultato di una ricerca condotta da due veterinari della Murdoch University di Perth (Australia), pubblicata sulla rivista ‘Reproductive BioMedicine’. Secondo gli autori dello studio, John Yovich e Gabor Vajta, la previsione è più che scontata visto che “la riproduzione naturale attraverso l’atto sessuale è, nella migliore delle ipotesi, un processo abbastanza inefficace“. E la soglia di età dove in un futuro l’idea comincerà a concretizzarsi riguarda “gli over 35”, per i quali “la percentuale di concepimento è di uno su dieci”.
La notizia non sarà nuovissima, ne parlava già nel 1932 lo scrittore inglese Aldous Leonard Huxley nel suo romanzo fantascientifico Brave New World, ma desta comunque un certo senso di disagio. Soprattutto ora che la tecnica lo consente: fra 5-10 anni al massimo il sesso diventerà puro divertimento e a fare i figli ci penseranno i laboratori attraverso la fecondazione in vitro (Fivet). Due veterinari della Murdoch University di Perth, Australia, John Yovich e Gabor Vajta, hanno infatti vaticinato sulla rivista Medical Journal of Reproductive Biomedicine che, data la difficoltà di concepire un bambino attraverso un normale rapporto sessuale… (una donna con età superiore ai 35 anni avrebbe 10% di successo e il 25% solamente anche donne di età inferiore), sarà sempre più frequente il ricorso a tecniche di generazione artificiale come la Fivet, che è praticamente infallibile se, è il caso dello studio citato dai due studiosi, applicato alle mucche.
https://m.famigliacristiana.it/articolo/i-bimbi-del-futuro-concepiti-in-provetta.htm