La ricina è una sostanza tossica altamente letale, estratta dalla pellicola interna del rivestimento del seme del ricino, per la quale non esiste cura o vaccino efficace. La tossina è quindi un derivato letale del seme della pianta impiegata per fini ornamentali per le sue foglie palmate ed i fiori di colore accesso, ma altri derivati non sono nocivi, come l’olio di ricino, un purgante un tempo molto usato, anche utilizzato come combustibile o concime.
La ricina può provocare la morte per asfissia se entra in contatto con l’ugola e l’apparato respiratorio, causando un gonfiore fino a portare al soffocamento. Se invece viene ingerita, la sostanza velenosa provoca sintomi che vanno dai crampi allo stomaco al vomito e alla dissenteria fino a portare alla morte, in pochi giorni, dopo atroci dolori. I sintomi possono essere tardivi e possono comparire anche dopo 10-24 ore dall’esposizione alla sostanza tossica.
https://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2003/01_Gennaio/07/ricinascheda.shtml