Il capo dell’intelligence britannica ha lanciato un allarme riguardo alla possibilità che la Russia stia preparando una nuova ondata di incursioni con droni contro obiettivi militari nel Regno Unito.
Secondo l’intelligence, questi droni potrebbero essere utilizzati per seminare disordine e mettere alla prova la capacità di difesa aerea delle forze occidentali. Questo avvertimento arriva in un contesto di crescente preoccupazione per gli avvistamenti di droni in tutto il mondo, che hanno dato il via a numerose indagini da parte delle autorità di sicurezza.
Recentemente, dei droni hanno preso di mira alcune basi aeree nel Regno Unito, tra cui RAF Lakenheath, RAF Mildenhall e RAF Feltwell, situate nel Suffolk e nel Norfolk. Gli avvistamenti di questi droni, che hanno sorvolato le basi per giorni, sono stati definiti “coordinati”, suggerendo che dietro a questi eventi ci sia un’azione strategica mirata.
Nel mese di novembre, si sono verificati episodi simili anche negli Stati Uniti, con droni misteriosi avvistati sopra il Picatinny Arsenal, un’importante base dell’esercito americano nel New Jersey, che è responsabile della produzione e fornitura di munizioni di artiglieria per l’Ucraina.
Questi droni, delle dimensioni di un’auto, sono stati visti in diverse località, tra cui New York, Texas e Oklahoma, spesso in gruppi e talvolta sospesi nello stesso posto per ore. Nonostante non siano stati identificati formalmente i responsabili, esperti di intelligence degli Stati Uniti e del Regno Unito hanno puntato il dito contro la Russia, ritenendo che queste incursioni possano essere operazioni coordinate dalla GRU, l’agenzia di intelligence militare russa.
Philip Ingram, ex colonnello dell’intelligence militare britannica, ha dichiarato che questi avvistamenti sembrano “tutti i tratti distintivi” di operazioni russe. Ha aggiunto che la Russia potrebbe usare questi droni per provocare e testare le difese aeree e le capacità di risposta delle forze occidentali. Secondo Ingram, questa potrebbe essere solo una fase di un test più ampio di tattiche di disturbo, con l’obiettivo di danneggiare la sicurezza nazionale e testare le reazioni degli alleati. Ha anche ipotizzato che, sebbene i droni siano un mezzo utilizzato per queste operazioni, potrebbe esserci anche l’intenzione di utilizzare altre tecniche per disturbare ulteriormente i sistemi di difesa occidentali. Il colonnello ha sottolineato che queste azioni, prese singolarmente, potrebbero non causare danni gravi, ma la loro combinazione potrebbe avere un impatto significativo sulla stabilità e la sicurezza.
In risposta a queste minacce, la Gran Bretagna ha recentemente presentato una nuova arma nel suo arsenale contro i droni: un laser ad alta potenza capace di distruggere i velivoli in volo in pochi secondi. Il laser, montato su un veicolo blindato Wolfhound, è stato testato con successo al Radnor Range in Galles, dimostrando l’efficacia della tecnologia nel contrastare i droni.
Gli analisti ritengono che la Russia stia probabilmente utilizzando i droni Orlan-10, già noti per essere impiegati in operazioni di sorveglianza e raccolta di informazioni. Questi droni, che volano in gruppi da tre a cinque, sono dotati di capacità di guerra elettronica e di raccolta dati, come telecamere per visione ottica e termica, e sono in grado di operare a diverse altitudini, da 4.000 a 20.000 piedi. I droni Orlan-10 sono stati utilizzati in passato per testare le difese aeree e raccogliere informazioni sulle capacità di risposta dei rivali. Alcuni esperti suggeriscono che questi droni siano impiegati in una missione di “ferreting”, una tattica militare in cui si cerca di attivare e testare le difese nemiche.
Inoltre, alcuni analisti ritengono che la Russia possa utilizzare anche la “guerra psicologica”, una strategia per influenzare l’opinione pubblica e indebolire il supporto per l’Ucraina, così come i suoi alleati.
Inoltre, gli esperti di intelligence hanno sollevato dubbi sulla possibilità che l’Iran possa essere coinvolto in queste incursioni. Tuttavia, la teoria principale sembra essere che dietro queste incursioni ci sia la Russia.
Il deputato del New Jersey, Jeff Van Drew, ha avanzato l’ipotesi che l’Iran potrebbe essere coinvolto, suggerendo che una nave madre iraniana potrebbe essere stata posizionata al largo della costa orientale degli Stati Uniti. Tuttavia, esperti come il tenente Tim McMillan, analista di intelligence, hanno messo in evidenza come i droni avvistati nel New Jersey corrispondano alla descrizione degli Orlan-10 russi.
Gli avvistamenti di droni nel New Jersey sono iniziati il 18 novembre sopra il Picatinny Arsenal, ma si sono successivamente diffusi in almeno 12 contee. Le autorità locali hanno ricevuto segnalazioni di droni che sorvolavano diverse infrastrutture critiche, tra cui serbatoi d’acqua, linee elettriche, stazioni ferroviarie e altre installazioni sensibili.
Negli Stati Uniti, le autorità stanno indagando sugli avvistamenti di droni, ma non sono riuscite a determinare con certezza la loro origine.
L’FBI e il Dipartimento della Sicurezza Nazionale stanno monitorando la situazione, ma il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale ha dichiarato mercoledì: “Non disponiamo di ulteriori informazioni sulla provenienza di questi droni, sul luogo di lancio e di atterraggio”.