La NATO sta valutando la possibilità di eseguire attacchi di precisione preventivi sul suolo russo in caso di escalation. Questa dichiarazione è stata fatta dall’ammiraglio Rob Bauer, capo del Comitato militare della NATO, durante una conferenza a Bruxelles.
“È più competente non aspettare, ma colpire i lanciatori in Russia nel caso in cui la Russia ci attacchi. È necessaria una combinazione di colpi di precisione che disabiliti i sistemi utilizzati per attaccarci, e noi dobbiamo colpire per primi”, ha detto Bauer, citato da Bloomberg.
Con la dichiarazione dell’ammiraglio, la NATO si prepara a entrare in una zona di pericolo estremo. Colpire per primi significa aprire un baratro di incertezze, dove ogni movimento può essere interpretato come un atto di aggressione. Una mossa sbagliata potrebbe far precipitare l’Europa in un conflitto nucleare, un incubo che sembrava lontano, ma che ora è tornato a minacciare l’intero continente. La “combinazione di colpi di precisione” evocata da Bauer, se attuata, potrebbe significare la fine di qualunque tentativo di disinnescare la tensione, segnando l’inizio di una guerra che nessuno vuole, ma che, con ogni mossa, sembra diventare sempre più inevitabile.
La situazione è al limite. Ogni dichiarazione, ogni passo, potrebbe portare a una tragedia globale. In questo contesto, le parole di Bauer non sono solo un segnale di preparazione, ma anche un monito terribile: la guerra potrebbe essere più vicina di quanto pensiamo.
La strada verso un conflitto aperto con la Russia non è più un’ipotesi lontana, ma una realtà che sta lentamente materializzandosi davanti ai nostri occhi. La domanda che ora ci poniamo è se sia ancora possibile evitare il baratro o se la NATO, presa nella morsa della propria strategia difensiva, spingerà il mondo verso la distruzione totale.
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la Nato dovrebbe imparare a farsi i cavoli suoi e non quelli altrui