Il professor Matteo Bassetti, noto personaggio televisivo e direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino, si trova al centro di una controversia dopo essere stato ammonito dalla polizia locale per disturbo della quiete pubblica. L’incidente è avvenuto sabato sera, intorno alla mezzanotte, durante la festa di compleanno del figlio sedicenne nella sua residenza di via De Gaspari, nel quartiere di Albaro.
Bassetti ha deciso di rendere pubblica la vicenda attraverso un reel su Instagram.
“Ho appena ricevuto un verbale perché alle 23.30 c’era un po’ di musica a casa per il compleanno di mio figlio. La polizia locale, evidentemente sollecitata da qualcuno, ha suonato alla porta per dirmi che c’era la musica troppo elevata. In realtà era davvero leggerissima” ha dichiarato nel video.
Bassetti ha sollevato interrogativi sul trattamento riservato a lui rispetto a quello che riceverebbe un cittadino qualunque in situazioni analoghe.
“La domanda che mi faccio da cittadino italiano è: lo stesso tipo di trattamento avverrebbe se quello che ho fatto a casa mia nel mio quartiere fosse avvenuto nei vicoli di Genova, in via del Campo, in via Prè o altre zone della città? La sensazione è che qua si sa essere deboli coi forti, ma molto forti coi deboli“ ha proseguito, aggiungendo che “non è la città in cui desidero vivere“.
L’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova, Sergio Gambino, ha prontamente risposto alle dichiarazioni di Bassetti. In un’intervista, ha ribadito l’equità dell’operato della polizia locale, sottolineando che l’intervento è avvenuto a seguito di un esposto che lamentava l’impossibilità di riposo a causa del volume della musica.
“La chiamata è giunta alla sala operativa della polizia locale alle 23:38, e gli agenti sono arrivati sul posto a mezzanotte. Dopo aver verificato da dove provenisse il frastuono, hanno citofonato più volte senza esito, poiché il volume dell’impianto sovrastava il suono del campanello. L’ingresso è stato possibile solo grazie alla mediazione di un partecipante alla festa che si trovava nel giardino,” ha spiegato Gambino.
Il professor Bassetti ha reagito con veemenza, screditando pubblicamente il lavoro degli agenti in un video pubblicato su Instagram. Gambino ha quindi messo in evidenza come le affermazioni di Bassetti possano generare tensioni e percezioni distorte nei confronti degli agenti, ricordando che la polizia locale ha intensificato i controlli nel centro storico per garantire sicurezza e decoro.
Non è un caso isolato. Dall’inizio dell’anno, sono stati effettuati 1.622 interventi per disturbo della quiete pubblica a Genova, di cui 204 nel centro storico.
“La sicurezza è un diritto dei cittadini e la polizia locale continuerà a lavorare con impegno per garantirla in tutta Genova. Non serve cambiare città, ma ammettere che talvolta, anche senza cattiva fede, si può sbagliare,” ha concluso l’assessore.
La vicenda di Matteo Bassetti solleva interrogativi sul rispetto delle norme da parte di figure pubbliche, mettendo in luce la complessità del ruolo della polizia locale nel mantenere l’ordine in una città che, per molti, continua a essere un esempio di bellezza e cultura, ma anche di sfide quotidiane.
immagino che accada ogni sera. Che gente stupida per me.
(ovvio che do ragione a bassetti)
IMPARATE A VIVERE GENTE !!!!!!!!!!!!!!!!!!
l’unico interrogativo che solleva questo episodio è : come puo’ questo
soggetto essere così spudorato e fare feste sapendo dei morti per effetti
collaterali “vaccini” da lui sponsorizzati ?
questo lo dici te laurette !!!! è 1 tuo pensiero.
Lui è 1 medico, cure le persone e ci ha aiutato a uscire dalla pandemia!!