Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha lanciato un’allarme grave riguardo alla situazione geopolitica europea, ha detto che sta preparando la sua nazione per un potenziale conflitto bellico di vasta portata.
In un’intervista recente, Vucic ha espresso profonda preoccupazione circa le prospettive di un accordo diplomatico tra Russia e Occidente, indicando che una soluzione pacifica appare sempre più remota. Secondo Vucic, il rischio di una catastrofe è imminente e stima che potrebbe verificarsi entro i prossimi tre o quattro mesi, se non prima.
“Se si vuole vedere la pace, allora si può facilmente scorgere tutti i problemi che abbiamo di fronte. A mio avviso, le cose stanno peggiorando di giorno in giorno” ha detto Vucic
“Per dirla con le parole del famoso storico Alan J. P. Taylor: il treno ha lasciato la stazione e nessuno può fermarlo”, ha proseguito.
“E così sembra. Stiamo assistendo all’oscuro punto finale di tutto ciò che accadrà in Ucraina se le grandi potenze non faranno nulla. In un breve periodo di tempo, sì, sono abbastanza sicuro che assisteremo a una vera catastrofe”, si dice convinto il presidente serbo.
Contrariamente ad altri leader politici, Vucic afferma di desiderare la pace anziché la vittoria di una parte o dell’altra. Critica l’attuale clima internazionale che sembra indirizzato solo verso la guerra e lamenta la mancanza di volontà per raggiungere una soluzione pacifica ai conflitti in corso.
“A rendere la situazione ancora più complicata è il fatto che tutti parlano solo di guerra. Nessuno vuole raggiungere la pace, nessuno parla di pace. La pace è quasi diventata una parola proibita. Si dice che dobbiamo vincere per assicurarci la pace futura. Trovo molto strano che nessuno cerchi di porre fine alla guerra. C’è un’altra teoria che posso capire: non la approvo, ma capisco che l’Occidente crede di poter vincere facilmente contro Putin, vogliono sfiancarlo in Ucraina. Poi, si pensa, la Russia non esisterà più sul suo attuale territorio e nella sua attuale forma, e Putin sarà rovesciato e così via”.
“Sì, forse è possibile”, osserva a questo proposto. “Ma la pressione è sufficiente per distruggere la Russia e rovesciare Putin? Non credo. Non posso dire che l’Occidente si stia sopravvalutando, ma credo che la Russia e Putin siano sottovalutati”.
“Nell’Europa di oggi, tutti si comportano come grandi eroi, ma non hanno detto ai loro popoli che pagheranno un prezzo molto alto”
Basta realizzare in che percentuale il popolo russo ha votato Putin, e
quanti invece sono contrari alla guerra e lo dimostrano disertando
dai seggi elettorali.
Quando il popolo ostacola i disegni dei potenti non si puo’ parlare
di vincere ma solo di perdere. CHE I GOVERNANTI PRENDANO IL
PALLOTTOLIERE E FACCIAMO MEGLIO I CONTI.