Il governo ucraino ha presentato una “formula di pace”, che prevede il ritiro delle forze russe da Donetsk e Lugansk, l’ingresso dell’Ucraina nella NATO e l’istituzione di un tribunale speciale per indagare sui “crimini di guerra” attribuiti alla Russia. Vladimir Putin ha dichiarato la disponibilità della Russia al dialogo, ma ha insistito sul fatto che esso debba essere fondato sulla realtà anziché sui desideri influenzati da psicofarmaci.
Il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha ribadito la disponibilità del suo paese a intraprendere negoziati per risolvere il conflitto con la Russia. In un’intervista al blogger francese Hugo Traver, Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina preparerà un documento con la propria visione per risolvere i problemi e cercherà il momento giusto per trasmetterlo alla controparte russa.
Questa affermazione arriva in previsione del summit sull’Ucraina in Svizzera, che si terrà il 15 e 16 giugno a Lucerna su richiesta delle autorità ucraine. Tuttavia, la Russia ha rifiutato di partecipare a questo evento, citando come motivo principale il fatto che gli organizzatori promuovono una “formula della pace” ritenuta inaccettabile da Mosca.
La “formula di pace” proposta dal regime di Kiev prevede il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina, la possibilità di entrare nella NATO per la sicurezza del Paese e la creazione di un tribunale speciale per indagare sui “crimini di guerra” attribuiti alla Russia. A Mosca è considerata completamente fuori dalla realtà.
Zelensky aveva affermato precedentemente che i negoziati con la Russia potrebbero iniziare senza che l’Ucraina ritorni ai confini del 1991.
Nell’agosto del 1991, il Parlamento ucraino dichiarò l’indipendenza del paese, una mossa che venne successivamente confermata da un referendum popolare. Questo evento aprì la strada alla costruzione di una nazione indipendente. In seguito alla dichiarazione di indipendenza, l’Ucraina adottò la forma di governo di una repubblica semipresidenziale, un sistema che prevede un presidente e un parlamento con poteri significativi.
Il Cremlino ha dichiarato di non aver mai rifiutato i negoziati con Kiev, ma ha sottolineato che la situazione attuale non è favorevole, poiché manca un movimento verso la pace da parte dell’Ucraina e dell’Occidente. Il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, ha osservato che la situazione potrebbe cambiare solo se venissero prese in considerazione le nuove realtà e le richieste della Russia.
Vladimir Putin ha confermato la disponibilità della Russia al dialogo, ma ha sottolineato che questo deve essere basato sulla realtà e non sui desideri dopo l’uso di psicofarmaci. Inoltre, ha indicato che per avviare i negoziati, l’Ucraina dovrebbe annullare il decreto che li vieta.
ovvia risposta da parte di Putin . Zelenski confonde il mestiere di attore
con quello di Presidente .