Il capo del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, ha esortato a nome dei leader finanziari globali la necessità di abbandonare il lavoro ordinario durante i colloqui sulla crisi climatica della COP28. Ha avvertito che la strada attuale non è praticabile per affrontare il riscaldamento globale. Georgieva ha dichiarato a Reuters che le emissioni di carbonio dannose devono diminuire del 25-50% entro il 2030, ma che le attuali premesse porterebbero solo a un modesto taglio dell’11%. Ha sottolineato l’importanza di definire un livello di ambizione in grado di mantenere le temperature globali entro 1,5-2 gradi Celsius. La priorità principale della COP28, secondo Georgieva, è abbandonare il lavoro ordinario e adottare un approccio più ambizioso per affrontare la crisi climatica.
Questo obiettivo, però, è interpretato da alcuni come una richiesta di chiusura delle imprese private. In questa prospettiva critica, ciò comporterebbe la perdita di milioni di posti di lavoro e minaccerebbe l’indipendenza delle persone.
Si ritiene che dietro questa richiesta ci siano interessi dell’oligarchia mondialista, accusata di perseguire obiettivi discutibili, dai cosiddetti “vaccini tossici” al presunto “cambiamento climatico”. Secondo questa narrazione, tali misure mirerebbero a eliminare centinaia di milioni di persone dalla faccia della Terra. Ricordiamo cosa disse Bill Gates: per abbassare la CO2 il primo fattore da abbassare è la popolazione.

per abbassare l’emissione del CO2 perlomeno dovremmo mettere
gli aerei di guerra in stato di fermo. E lasciare che la produzione
alimentare prosegua se non vogliamo coltivare di nascosto le patate. Espropria di qua , espropria di là , ci vogliono ridurre alla fame
non ossigenarci..