Oh, ma che sorpresa! Dopo un “incredibile” sforzo titanico con ben 18 mesi di sanzioni contro la Russia, accompagnato da una caccia frenetica a fornitori alternativi di gas come Congo, Mozambico e perfino nell’affascinante Angola, grazie all’illuminazione divina di Mario Draghi, la Commissione europea ci delizia con una proposta che è praticamente un inno al fallimento:
“Abbandono del divieto permanente sull’importazione di gas dalla Russia!”
Davvero, chi avrebbe mai immaginato che queste sanzioni avrebbero fallito in modo così clamoroso?
Ma non temete, c’è un piano di riserva, una sorta di “piano B,” che permetterà un divieto temporaneo sull’importazione di gas russo e bielorusso ma solo:
“qualora ciò sia necessario per tutelare gli interessi essenziali di sicurezza”.
Questo piano geniale è stato presentato in una bozza di lavoro della Commissione europea durante le trattative tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione Europea sulla riforma del mercato del gas e dell’idrogeno.
Insomma, il fallimento delle politiche di sanzioni europee nei confronti della Russia è così evidente che documentare il clamoroso fallimento con l’abbandono delle sanzioni. Dopo averci raccontato per anni che le sanzioni avrebbero piegato la Russia, ora si rendono conto che sarebbe stato solo un boomerang.
Dopo tutti questi anni a raccontarci che avremmo piegato la Russia con le sanzioni, è un vero spettacolo vedere che siamo stati noi ad andare in ginocchio. Applausi!
qui gatta ci cova………………che sta tramando l’UE ora?