Una nuova revisione scientifica pubblicata su Nature solleva importanti questioni sull’efficacia dei vaccini contro il virus del papilloma umano (HPV) nella prevenzione del cancro cervicale.
Nonostante l’introduzione dei due vaccini (Cervarix, Gardasil ) contro il papillomavirus umano (HPV), il cancro cervicale rimane una delle principali cause di morte tra le donne a livello mondiale. Sebbene i vaccini siano stati sviluppati per prevenire l’infezione da HPV, non esiste ancora una prova definitiva che dimostri l’effettiva riduzione del rischio di cancro cervicale.
L’autore spiega che ci sono ancora ulteriori studi a lungo termine da condurre per dimostrare il legame tra la prevenzione dell’infezione da HPV e la riduzione del tasso di cancro cervicale.
Sebbene abbiano avuto successo, gli studi sui vaccini non hanno dimostrato attività antitumorale; l’approvazione si basava sul presupposto che l’eradicazione dell’infezione da HPV avrebbe ridotto o eliminato il rischio di cancro cervicale.
Il dottor Matti Lehtinen, un noto virologo e professore di salute pubblica all’Università di Tampere in Finlandia, che ha condotto importanti trial clinici sui vaccini contro l’HPV, ammette che sono necessari ulteriori studi a lungo termine per dimostrare il legame tra la prevenzione dell’infezione da HPV e la riduzione del tasso di cancro cervicale.
Inoltre ci potrebbero essere effetti diversi dalla prevenzione del cancro cervicale, per cui il vaccino è stato sviluppato. In particolare, si potrebbe verificare un cambiamento nella diffusione dei ceppi di HPV, in cui i ceppi non coperti dal vaccino potrebbero prendere il posto dei tipi 16 e 18, che sono gli obiettivi principali del vaccino. Questo tipo di cambiamento è stato già osservato con altri vaccini, come quelli contro le infezioni pneumococciche. Se un cambiamento simile si verificasse con l’HPV, potrebbe annullare i progressi ottenuti nella prevenzione del cancro cervicale. Tuttavia, afferma che al momento non ci sono ancora prove che tale cambiamento stia accadendo.
Man mano che i paesi avviano campagne di vaccinazione di massa contro l’HPV delle ragazze, altri effetti potrebbero diventare evidenti. I ricercatori di diversi paesi, tra cui Australia, Regno Unito, Stati Uniti e alcuni paesi scandinavi, stanno osservando se altri tipi di HPV iniziano a prendere il sopravvento nella nicchia precedentemente occupata dai tipi 16 e 18. Un cambiamento simile si è verificato in precedenza con i vaccini contro infezioni da pneumococco, con conseguente aumento della circolazione del sierotipo pneumococcico 19a, che il vaccino non aveva come bersaglio.
In sintesi, i risultati attuali sono incoraggianti, ma ancora insufficienti per garantire una protezione completa alle donne.