“Non tutti i bambini hanno un padre, per questo abbiamo deciso di annullare la festa del papà a scuola”.
Così Barbara Caterini, direttrice didattica alla scuola dell’infanzia “Florinda” alla Migliarina, ha spiegato giorni fa al giornalista de La Nazione Paolo Di Grazia il motivo per il quale è stato deciso di cancellare la festa del papà e le relative celebrazioni dalla sua scuola.
La dirigente ha così spiegato nel dettaglio la sua decisione:
“Cinque o sei genitori – ha raccontato nel dettaglio la direttrice Caterini – sono venuti a lamentarsi da me perché non trovavano giusto che in quel giorno i loro figli, che non avevano il papà, venissero esclusi da quell’attività e venissero pertanto indirizzati da un’altra parte. Ho trovato le loro lamentele condivisibili, perché un laboratorio organizzato in questo modo è discriminatorio nei confronti di chi non ha un papà. Pertanto dovrà essere organizzata un’altra attività con modalità diverse dove possano partecipare tutti i bambini accompagnati dal padre, dalla madre, da un nonno, da uno zio. Dobbiamo renderci conto – prosegue Barbara Caterini – che viviamo in una società diversa da quella di 50 anni fa. Non esiste più una famiglia modello. Oggi ci sono situazioni aperte e particolari che devono essere rispettate e tutelate. Soprattutto da una scuola”.
Nonostante la spiegazione della direttrice, le polemiche non sono mancate. E proseguono ancora. Alcuni genitori dei bambini si sono lamentati sottolineando:
“Veniamo da tre anni di Covid in cui non era possibile fare nulla. Ci sono bambini che sono all’ultimo anno e che aspettavano in gloria questo giorno per condividere un po’ di tempo con il loro papà. Fra l’altro – spiegano ancora alcuni genitori – ci sono anche famiglie in cui il padre per motivi di lavoro ha poco tempo da dedicare ai figli e quello era per lui e per il figlio un momento importante”.
E soprattutto:
“i bambini – lamentano ancora i genitori – sapevano della festa e adesso non è facile fargli capire che non ci sarà”.
Sulla polemica è intervenuto anche il deputato viareggino Riccardo Zucconi:
“Ci si chiede – afferma – che ne sarà dei bambini e dei papà adesso che dopo anni di Covid e privazioni, vedono cancellata a pochi giorni la loro festa. Riteniamo questa cancellazione priva di fondamento: la scuola deve pur essere inclusiva, ma senza che questa si traduca in omologazione. Ai bambini cui manca il papà, tale festa non toglie nulla né aggiunge granché, essendo da sempre molto più comprensivi e sinceri degli adulti. Diciamo piuttosto che nessuno pensa invece a tutti quei papà che si sono organizzati per tempo con il lavoro o che sarebbero stati presenti pur da padri separati, ma che mantengono comunque vivo il contatto pur nelle difficoltà. Pare piuttosto una decisione affrettata che potrebbe in futuro portare alla cancellazione di altre occasioni in famiglia: la festa della mamma, la Pasqua, il Natale, minando pian piano l’intero patrimonio di tradizioni valoriali, a fronte di una inclusività non veritiera”.
solo i no vax hanno perso tutti i diritti , chissà perchè………..stai a vedere che c’entrano gli interessi economici delle case farmaceutiche alimentati dall’UE
USA nonchè GB. A me sembrava una bufala ma così si sta rivelando, l’ultimo degli immigrati, degli omosessuali, dei confusi in fatto di orientamento
sessuale possono vivere mescolandosi alla maggioranza italiana.
Infermieri che arrivano dall’estero mentre quelli sospesi che finiscano
in miseria.