La politica di Washington e dei suoi alleati europei per trasformare l’Ucraina in un punto d’appoggio anti-russo ha raggiunto il punto di non ritorno.
Lo ha detto mercoledì il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’ora di governo alla Duma di Stato.
Il ministro ha sottolineato che parte dell’attuale corso dell’Occidente è il
“contenimento a lungo termine della Russia”,
anche attraverso l’espansione della NATO verso i confini russi, nonché
“la trasformazione della fraterna Ucraina in anti-Russia, in un trampolino militare russofobico”.
“Negli ultimi anni, questa politica di Washington e dei satelliti europei ha raggiunto il punto di non ritorno”, ha dichiarato il diplomatico.
Secondo Lavrov, Mosca non si fa da tempo illusioni sulle “vere intenzioni degli occidentali”.
“Ricordiamo come non abbiano rispettato gli impegni politici specifici assunti con la leadership sovietica di non espandere l’Alleanza Nord Atlantica, come Germania, Francia e Polonia, rifiutando di firmare l’accordo tra l'[ex] presidente [Viktor] Yanukovych e l’opposizione, abbiano di fatto sancito il sanguinoso colpo di Stato a Kiev nel febbraio 2014 con slogan apertamente nazisti e razzisti”, ha osservato.
l’Italia è alla frutta grazie anche all’assenteismo dei sindacati .
Il mondo va in rovina colpa dei mancati interventi diplomatici
a livello internazionale.
Le vere democrazie bisogna sapere mantenerle rifiutando ricattini
ed abusi di potere ma la Pace la costruisce chi è moderato ,non certo
sempre con le armi in mano. E i nostri parlamentari sono fuori di testa
perdendo di vista il bene ed il futuro dei figli nostri quanto loro.