È morto a 26 anni subito dopo essere rientrato da una cena con gli amici. Questa l’assurda morte, nella notte tra giovedì e venerdì, di Elia Ricci, giovane pescatore di vongole di Goro e dipendente della cooperativa del Delta: poco dopo essere rincasato ha avuto un malore, davanti ai familiari. È collassato a terra e non c’è stato niente da fare, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118.
Ricci è stato infatti trasportato, dopo un primo ciclo di rianimazione cardio-polmonare effettuato dai paramedici, all’ospedale del Delta senza che però riprendesse mai coscienza. Nella notte è stata accertata la morte e la salma è stata poi trasportata all’istituto di medicina legale a Ferrara in attesa dell’autopsia, disposta per accertare i motivi di una morte così in giovane età e senza spiegazioni apparenti.
“Lo conoscevo personalmente ma a Goro ci conosciamo tutti, siamo in 3500”, dice il sindaco Marica Bugnoli che ricorda Elia come “un bravo ragazzo, che faceva sport, era in salute. Non ci sono davvero parole, non c’erano patologie note e aveva la stessa età di mio figlio. Mi stringo alla mamma, al papà e al fratello più piccolo ma in generale a tutti i familiari, non solo come amministrazione ma a nome dell’intera cittadinanza. Ci sono poche cose da dire quando succedono cose come questa, specialmente in un periodo nel quale le famiglie si stringono per le feste”.
Ricci, appassionato di body building, viveva con la mamma e il fratello nei pressi del centro di Goro, dove vive anche il padre. La sua è una famiglia conosciuta in paese per la gestione di un circolo, il ‘Peter Pan’, chiuso da poco.