Le condizioni del 13enne che ha avuto un malore martedì scorso mentre si trovava nella piscina del centro sportivo Stradivari continuano a essere estremamente critiche. Il ragazzo, parte della comunità Fiever 2, stava trascorrendo una giornata apparentemente tranquilla, quando all’improvviso ha perso conoscenza in acqua.
Immediatamente soccorso dal giovane bagnino Matteo Ghidotti, al suo primo anno di lavoro, il ragazzo è stato sottoposto a un massaggio cardiaco che è durato per 30 minuti ininterrotti. Ghidotti, che ha mostrato una notevole prontezza e lucidità ha subito capito la gravità della situazione e ha agito senza esitazione. “Non ho fatto nulla di più di ciò che avrei dovuto fare,” ha dichiarato il bagnino, visibilmente scosso dall’esperienza.
Mentre Ghidotti iniziava le manovre di rianimazione, ha chiesto a un collega di portargli il defibrillatore automatico esterno (DAE) e agli educatori presenti di contattare il 118. Purtroppo, nonostante quattro tentativi di attivare il defibrillatore, la scarica elettrica non è partita, lasciando il giovane bagnino senza altra scelta se non continuare con il massaggio cardiaco manuale. “La scarica non partiva, e questo mi ha fatto temere il peggio,” ha raccontato Ghidotti, che ha continuato a lottare per la vita del ragazzo fino all’arrivo dei soccorsi.
Il 13enne è stato poi trasportato d’urgenza in elisoccorso all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è attualmente ricoverato in condizioni gravissime. La sua situazione è monitorata costantemente dai medici, ma al momento non si registrano miglioramenti significativi.
L’intera comunità si stringe intorno alla famiglia del ragazzo, esprimendo solidarietà e speranza in un esito favorevole. Tuttavia, la situazione resta estremamente delicata, e solo il tempo potrà dire se il giovane riuscirà a superare questa grave crisi.