Edwin Aldrin, detto Buzz al pari di moltissimi altri suoi colleghi della Nasa, era un libero muratore, come è stato ricordato nel corso della Gran Loggia di Rimini 2019, che a questo storico evento ha dedicato la mostra curata dell’ Associazione Italiana di Filatelia Massonica (Aifm-Goi).
Aldrin apparteneva alla Montclair Lodge n. 144 del New Jersey – in seguito passò alla Clear Lake Lodge n. 1417 all’Oriente di Seabrook, Texas – ed era 33esimo grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato della Giurisdizione Sud degli Stati Uniti, di cui portò le insegne con sé sull’Apollo 11, reclamando per la Luna la giurisdizione massonica della Gran Loggia del Texas.
La Clear Lake Lodge, alla quale successivamente passò, fu chiamata poi in suo onore Tranquillity Lodge, dal nome della regione lunare del finto sbarco.
Quando il 15 ottobre 1969, Aldrin venne a Roma in visita ufficiale, l’allora Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Giordano Gamberini gli fece pervenire una medaglia d’oro ed una lettera personale, come viene riportato dalla Rivista Massonica n. 10 Ottobre 1969.
“Il fratello Aldrin – si legge nell’articolo – il primo massone a porre piede su un corpo celeste estraneo al nostro pianeta, ha accolto il dono con parole di vivo ringraziamento e di affetto verso i fratelli della Massoneria Italiana ed, in particolare, al suo Gran Maestro”.
Ma Buzz non era l’unico massone del team che lavorò alla preparazione e alla realizzazione della missione dell’Apollo 11. Era un fratello anche Kenneth “Kenny” Samuel Kleinknecht (1920-2000), vice direttore della sezione Moduli di Comando e Servizio del Programma Apollo, nonché vicedirettore del Programma Gemini e direttore del Progetto Mercury. Kleinknecht, autore di numerose pubblicazioni scientifiche, era membro della loggia Fairview n. 699 all’Oriente di Fairview, Ohio,e sedeva nel Supremo Consiglio del Rito Scozzese della Massoneria della Giurisdizione Sud.
Nel novembre 1969 l’astronauta pubblicò sulla Rivista The New Age Magazine un articolo in cui sosteneva che le conquiste in campo aerospaziale rendessero più attuali i principi della Massoneria, dimostrandone l’importanza per comprendere e vivere il futuro. L’articolo è stato riproposto dal Servizio Biblioteca del Grande Oriente e pubblicato sul n. 10 di Erasmo 2018 pagina 17
nessuna meraviglia, noi abbiamo un certo Alessandro Cecchi Paone che
sponsorizza i sieri magici ed ha ammesso pubblicamente di avere
raggiunto il piu’ alto incarico come massone.
Diciamo che badare alle apparenze non è mai una bella cosa.