Sensazionale annuncio d’uno scienziato americano Raggiunta la prova che il cancro nell’ uomo è dovuto a un “virus”
Il prof. Koprowski è riuscito a provocare la degenerazione maligna d’una cellula umana inoculandovi un particolare “virus” – Finora la certezza che il male fosse causato da un “virus” si aveva solo per alcuni animali
E’ stato reso noto oggi che il 14 giugno scorso il dott. Hilary Koprowski, del « Wistar Institute» di Philadelphia, ha individuato il “momento biologico” in cui una cellula sana di corpo umano, attaccata da un “virus” (che ancora non si sa se è proprio quello del cancro umano), si trasforma permanentemente.
Vale a dire, secondo la spiegazione scientifica che c’è stata fornita, che si sa per certo che la cellula, dopo quel momento, inizia un processo di degenerazione.
Risulta pure che l’inizio del processo è dovuto a un « virus» del cancro; ma non si sa ancora con certezza se il “virus” che determina la degenerazione della cellula è veramente quello stesso del cancro umano.
Il virus usato è l’ “Sv 40” e tutti gli esperimenti fatti hanno dimostrato che è stata la ragione determinante della decomposizione di una cellula umana.
E’ la prima volta che la scoperta riesce su di una “cellula” umana. E’ cioè la prima volta che il virus immesso in una cellula umana ne trasforma permanentemente la struttura chimica in tipo “anormale”. Finora si erano fatti gli esperimenti di questo genere soltanto su organismi di animali: su galline, scimmie e cavie.
Si era proseguito a tappe e a scalini, come si è fatto per la ricerca delle culture che, per esempio, hanno portato alla scoperta del vaccino contro la poliomielite. Da queste ricerche sul cancro, pare che il punto massimo cui si era giunti fosse stato ottenuto dall’iniezione di un virus “Sv40” in un criceto appena nato, con la conseguente dimostrazione, quasi immediata, dì un’affezione cancerosa nell’animale.
Questi i risultati massimi che erano stati raggiunti dalla dottoressa Berenice Eddy, dell’Istituto nazionale sanitario americano, e dagli scienziati dei laboratori Merck.
Si nota che il primo risultato del genere è stato raggiunto sulle galline, 50 anni fa, quando il dott Peyton Rous, del Rockefeller Institute, dimostrò, al momento dell’attacco del virus sulla carne di una gallina, la trasformazione dei cromosomi della cellula attaccata, cioè dei nuclei microscopici della cellula stessa, che portano le sostanze chimiche dell’ereditarietà. Ma nessuno, si insiste oggi, malgrado la pretesa di molti di averne isolato il virus, era riuscito a cogliere il “momento” di azione del virus del cancro umano.
Adesso, il dott. Koprowski con i suoi assistenti della scuola di medicina dell’Università di Pennsylvania, pare sia riuscito a stabilire la possibilità, nell’uomo, di un processo analogo a quello sugli animali, e ciò per l’intervento del virus “Sv 40”. L’esperimento è stato fatto su filamenti dì carne tratti dall’interno della bocca di due soggetti umani, un maschio e una femmina.
Questi due filamenti di tessuto furono mantenuti in uno stato vitale dentro un cristallo. Essi sono rimasti inalterati, finché non ne intervenne l’infezione con l’ “Sv 40”. Questa la prova di laboratorio. E’ di essenziale importanza, anche se la sua conferma richiede ovviamente ulteriori elaborazioni.
Ma sembra sia stata raggiunta la via sperimentale sicura da cui, alla fine, l’individuazione del virus del cancro umano dovrebbe essere possibile.
La notizia della eccezionale scoperta è stata oggi illustrata dal redattore scientifico del Herald Tribune, Earl Ubell.
Antonio Barolini
A partire dagli anni ’60 ci furono dibattiti ricorrenti su l’origine, e il carattere patogeno o meno di SV40, ciò è particolarmente legato al fatto che fu scoperto, nei terreni di coltura dei primi vaccini contro la poliomielite. L’SV40 fu scoperto, contemporaneamente, anche nei vaccini contro l’adenovirus a cui il personale dell’esercito americano era stato esposto tra il 1959 e 1961.
Il primo virus delle scimmie – oggi noto come herpes virus B – è stato scoperto nel 1932, dopo che Sabin isolò l’agente infettivo che aveva causato la morte di uno dei suoi dipendenti, il Dottor William Brebner.
Nel 1953, il Dottor Herald R. Cox di Lederle Laboratories ha riportato la contaminazione dei terreni di coltura di vaccini con il virus che possono essere presenti nei reni di scimmia.
Tra il 1955 e il 1956 numerosi virus furono trovati nelle cellule renali di scimmie apparentemente sane.
Nel 1958 Robert N Hull riportò la scoperta di altri 20 virus. Sottolineando il rischio rappresentato dai reni di scimmia come terreni di coltura per fare i vaccini antipolio.
Bernice Eddy scopre un virus che causa il cancro mentre conduce ricerche sul virus della poliomielite
Dopo aver iniettato nei criceti estratti di cellule renali di scimmia rhesus – simili a quelle usate per il vaccino antipolio – osserva che sviluppano il cancro nel sito di iniezione: concludendo che un virus è presente. Lo racconta al suo capo reparto, Joseph Smadel , il 6 luglio 1960, che respinge le sue conclusioni perchè il team responsabile dello sviluppo del vaccino non aveva rilevato alcun effetto citopatico in queste colture. Nell’ottobre 1960 il Dottor Eddy tuttavia, fece una comunicazione orale sulle sue conclusioni in una riunione della Società Cancer di New York . Furioso per il suo subordinato, Smadel da quel momento chiese di controllare tutte le comunicazioni sul suo lavoro.
Probabilmente a conoscenza di questa ricerca, il team di Maurice Hilleman , poi reclutato dai laboratori dell’azienda farmaceutica Merck, è in procinto di giungere a conclusioni simili.
Hilleman, che sospettava che le scimmie rhesus trafficate potessero essere malate, aveva portato scimmie verdi da Madrid per condurre esperimenti in relazione ai vaccini antipolio prodotti dalla Merck (che ha prodotto quello di Salk e di Sabin ). Inocula estratti di reni di scimmia rhesus in reni di scimmia verde, dove vengono poi osservati cambiamenti patologici, concludendo che i virus sono la causa e che potrebbero essere finiti nel vaccino contro la poliomielite.
Per prima cosa ha tenuto una presentazione orale intitolata How to detect Undetectable Viruses a una conferenza della Sister Kenny Foundation (Second International Conference on Live Poliovirus Vaccines, Washington,giugno 1960), poi una presentazione più accademica a una conferenza a Copenaghen . Fu in quel momento che, su suggerimento di un collega dei laboratori Eli Lilly, chiamò questo virus Simian Virus 40, il quarantesimo ad essere stato trovato nelle scimmie. Nel processo, Hileman ha sviluppato Purivax , una cosiddetta versione purificata del vaccino Salk utilizzando cellule renali di scimmia verde (cercopiteco). Allo stesso tempo, un gruppo di ricercatori dell’università di Yale conferma al microscopio elettronico che SV 40 e Stewart Eddy Polyoma sono virus simili, uno che infetta le scimmie, l’altro i topi. Ciò sarà confermato da Dottor Eddy nel 1961 e verrà pubblicato nel 1962.
Nulla, tuttavia, era ancora uscito dai circoli informati sul potenziale oncogeno di questi virus. Allo stesso modo, è stata discussa la possibilità di trovare questi virus allo stato virulento nei vaccini antipolio. Hilleman e Dott Ben dolce menzionano questo in un articolo intitolato Il virus vacuolizzante, SV 40 .
Nel corso del Novecento avviene uno dei più importanti eventi nella storia dell’umanità: la svolta epidemiologica, ovvero l’aumento esponenziale delle malattie metabolico–degenerative, quali il cancro, rispetto alla scomparsa di quelle infettive.
… chiaramente l articolo e’ del 96. Perché nel 1995 fu dichiarata ufficialmente chiusa in America questa ricerca, dopo 36 miliardi di dollari spesi … quindi avanti con il prossimo virus …
Nel 1971 nixon fece il piu’ grande investimento della storia nella lotta alle malattie, dichiaro’ guerra al cancro paragonandola alla ” costruzione della bomba atomica” il responsabile chiaramente era un virus… dopo 10 anni di investimenti e miliardi di dollari spesi, la ricerca fini miseramente senza mezzo risultato. Gli oncologi virali, pero’ non rimasero senza lavoro, nelle targhette d ingresso dei loro studi cambiarono il nome da cancer in AIDS….. il resto e’ storia nota, ora se volete vi racconterò una storia, la storia dell AIDS, perché che ci crediate o no l AIDS e’ una fiaba ed è piena di lupi… uuhhhh
i medicinali nonchè sieri sperimentali provocano il cancro.
Leggete le controindicazioni di alcuni farmaci e vedrete quanto ci avvelenano
propinandoci una cura medicamentosa e poi altra per togliere
gli effetti collaterali della prima. Una spirale senza fine.
Forse è il caso di andarci piano e non credere ai medici di base corresponsabili
di rovinare l’esistenza ai pazienti.
Ma siete pazzi?
Il cancro è dovuto a un virus?
Se questo articolo lo leggesse Gates:
1 per associazione il cancro diventerebbe subito il virus più contagioso e letale al mondo
2 i portatori sani di cancro verrebbero isolati per decenni in attesa dello sviluppo della malattia
3 inizierebbe lo sviluppo di nuovi intrugli RNA trombettiero, volevo dire messaggero
4 lascerebbe perdere tutto il resto e ti piazzerebbe una campagna vaccinale inter-specie globale (forse si salverebbe, dato il suo nome, solo il Diavolo della Tasmania)
Sarebbe veramente una catastrofe planetaria!
Speriamo che non lo venga mai a sapere…
Per il cancro ci sarebbero effettivamente diverse cure valide e documentate da studi fatti da medici coscienziosi (non ciarlatani) che però vengono derisi e sbeffeggiati, ma senza reale confronto e voglia di imparare reciprocamente.
Ma il problema è che spesso queste cure non si basano su principi brevettabili e pertanto sono poco interessanti sotto il profilo economico.
Per quanto riguarda un possibile vaccino, dico la verità, non sono abbastanza sereno per auspicarne una sua realizzazione, in quanto credo che ci verrebbe poi imposto.
Ci hanno fatto veramente perdere il senso della vita e delle sue priorità.