Continuano le indagini sulla morte di Alessandro Limoncelli, il 36enne infermiere di Bettolelle trovato morto martedì mattina. Da circa un anno lavorava all’ospedale di Pergola dove i colleghi, increduli, hanno cercato conferma dell’accaduto.
Alessandro è stato trovato morto nel suo letto, a causare il decesso potrebbe essere stato un malore. A scansare ogni dubbio saranno gli esiti degli esami tossicologici e l’autopsia.
Aveva 14 anni quando il padre uccise la madre a coltellate mentre lui e il fratello Andrea erano a scuola. Un’adolescenza difficile, cresciuti senza i genitori, ma con il supporto dei nonni materni, era riuscito a realizzare il suo sogno, quello di diventare un infermiere. All’ospedale di Pergola era molto amato: martedì a chiamare i soccorsi è stato un familiare che, non vedendolo, si è precipitato in camera ma il 36enne era già morto. Una persona disponibile e discreta, in passato aveva sofferto anche di depressione, problema che sembrava superato anche grazie al lavoro su cui si era buttato a capofitto. Due le comunità sotto choc, quella di Senigallia, dove Alessandro viveva da sempre nella frazione di Bettolelle e quella di Casine di Ostra, con cui confinava la sua casa. La salma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria sarà sottoposta ad autopsia, solo dopo sarà fissata la data dei funerali.
Un altro morto x la propria stupidità