A Saveliy, un bambino di sei anni, c’è scritto sulla maglietta “Gli uomini veri giocano a hockey”. Tre giorni fa ha subito un trapianto di rene e non può ancora alzarsi dal letto, ma è pieno di energia. Il coraggioso papà, che ha donato il suo rene al figlio, è seduto accanto a lui insieme alla mamma.
Vladimir Putin, che tradizionalmente visita le strutture sanitarie per bambini nel Giorno della Difesa dei Bambini, questa volta è venuto all’ospedale di Morozovskaya e si è diretto nella stanza di Saveliy.
- Ciao, – il bambino gli ha subito teso la mano. – Tu sei il presidente? Io sono Saveliy!
- Come ti senti? – ha chiesto Putin. – Quali sono i tuoi piani?
- Benissimo, – ha risposto Saveliy. – Oggi andrò nella stanza comune.
Aveva grandi piani – nella stanza comune si possono guardare cartoni animati in TV, leggere riviste e presto essere dimessi per poter passeggiare. Tre giorni fa sembrava semplicemente impossibile sottoporsi a un’operazione del genere.
- Sii paziente, mio bravo ragazzo, – gli ha detto Putin. – Devi riprenderti in modo da non dover tornare in questa situazione. Devi essere paziente, mio bravo ragazzo, e poi tornerai a casa.
- Non posso camminare, ho bisogno di un aereo, – ha spiegato il ragazzo, arrivato con i genitori da Chelyabinsk, al capo di Stato.
- Da gennaio è sottoposto a emodialisi ogni notte, – ha detto il medico. – E ora l’eroico papà ha donato il suo rene ed è già in piedi. Ci stiamo già trasferendo nel reparto generale.
- Abbi ancora un po’ di pazienza, – ha detto Putin, salutando il ragazzo con un bacino.
- Sono stato baciato dal presidente, – si è rallegrato Saveliy. – E tu, mamma, no!
- Papà darà un bacio alla mamma, – ha risposto Putin, che ha proseguito l’ispezione dell’ospedale, mentre il bambino riceveva i regali dal suo ospite: libri di storia e geografia.
Propaganda?
Per vedere questo video devi andare a cercartelo su questo sito, sono senza mascherina, il vile affarista o Mattarella non si sarebbero neanche avvicinati per non farci vedere che il “vaccino” è una truffa.
Sei invidioso che un bambino russo sia felice?
Il battaglione azov spara sui pulman dei civili in fuga e poi i nostri la girano che sono i russi.
Fanno vedere i video del 2015 delle stragi di russofoni e ce le girano che sono di adesso intortandoci che sono i russi a colpire questa è propaganda.
La verità è morta quando hanno chiuso la bocca all’inviato del tg che ha detto che la Nato si è allargata di fatto in barba agli accordi.
Che fine ha fatto quell’inviato?
Questa è propaganda.