Come raccontato dal Giornale, a mostrare preoccupazione è stato un gruppo di medici israeliani, una parte dei quali appartenenti al comitato scientifico consultivo che assiste il governo nelle sue decisioni. A detta di questi esperti, la quarta dose potrebbe comportare un “affaticamento” del sistema immunitario; il che finirebbe per depotenziarne la capacità di rispondere al Covid in caso di contagio. Con rischi addirittura superiori per la salute rispetto a chi non ha ricevuto l’ennesima somministrazione.
A riassumere tutte le perplessità di queste ore è stato il professor Dror Mevorach. Il dirigente del reparto coronavirus al Hadassah Medical Center di Gerusalemme: “Solo perché abbiamo fatto la terza dose non significa che ci dovrebbe essere una quarta dose senza alcuna base scientifica”.
Una tesi sposata anche da Hagai Levine, epidemiologo e presidente dell’Associazione israeliana dei medici di salute pubblica: “Rispetto l’opinione di coloro che dicono meglio prevenire che curare e non c’è nessun problema nell’essere preparati. Ma prima di fare una quarta iniezione, è preferibile aspettare la scienza”.
Oltre alla preoccupazione per la possibilità che la quarta dose indebolisca l’organismo e lo esponga maggiormente ai rischi del Covid, i medici hanno anche sottolineato come sarebbe stato opportuno valutare delle opzioni alternative al booster aggiuntivo e procedere poi, eventualmente, con un nuovo giro di somministrazioni soltanto dopo aver svolto dei test più approfonditi.
Una domanda sorge spontanea : se eminenti scienziati.a cui un Crisanti ,un Speranza, un Sileri . ….possono solo pulire le scarpe, dicono che ogni dose di siero indebolisce l’ organismo, perché il governo d’ eccezione ci obbliga a usare il nostro corpo e renderci dipendenti da varianti?
E’ la nostra mente umana che interessa più’ della salute psicofisica? Microchip introdotte con inganno?impulsi subdoli con 5 G ?
.