Mauro Rango: ‘Fino a qualche anno fa a volontari come noi si sarebbe dato un premio, oggi sono perseguitati’
L’annuncio è arrivato in serata con un video che per molti, anche per alcuni degli stessi medici iscritti a Ippocrateorg, è arrivato come una doccia fredda. Il dottor Mauro Rango di IppocrateOrg ha annunciato la chiusura stessa dell’assistenza di IppocrateOrg, la rete di medici che in questi mesi si è occupata della assistenza domiciliare dei pazienti malati di Covid.
‘Abbiamo chiuso l’assistenza perché la maggior parte dei medici sono stati sospesi e non possono più esercitare nemmeno in telemedicina, perchè non si sono vaccinati e perchè hanno curato oltre 60mila persone a casa, lasciate sole con tachipirina e vigile attesa – spiega Mauro Rango -. Persone che non avevano nessun altro a cui rivolgersi se non a un medico nostro.
Questa è la nostra grande colpa. Fino a qualche anno fa a volontari come noi si sarebbe dato un premio, oggi sono perseguitati. Noi siamo stati costretti a chiudere, ma solo fino al 31 dicembre. Stiamo infatti cercando altri medici ancora iscritti all’ordine che possano continuare il servizio assistenza e l’opera che abbiamo iniziato un anno e mezzo fa. Tantissima gente ha bisogno di sostegno di assistenza e aiuto’.
Il comunismo della salute pubblica ha fallito! Ma si è dimostrato in chiarezza anche uno strumento potentissimo per i dittatori, che vogliono esercitare il loro potere coercitivo.
BENE!! Si può continuare con una medicina parallela senza l’imprimatur, Ognuno scelga il medico consulente che più lo convince a pagamento.
Dottore Rango , anche se non si mangia con la stima altrui, sappiate che noi considerati no VAX, vi siamo grati per i vostri impegni nel salvare le vittime del covid o dei farmaci sbagliati. E’ evidente che oggi la sanità’ pubblica e’ un’ utopia prestandosi a torbidi disegni politici.NUOVAMENTE GRAZIE !!!
Dottore Rango , anche se non si mangia con la stima altrui, sappiate che noi considerati no VAX, vi siamo grati per i vostri impegni nel salvare le vittime del covid o dei farmaci sbagliati. E’ evidente che oggi la sanità’ pubblica e’ un’ utopia prestandosi a torbidi disegni politici.