Bertoli si è sentito male domenica all’hub: oggi l’autopsia. «Dopo la prima dose parlava di fastidi continui al braccio»
Una risata bonaria e tanta voglia di vivere. Federico Bertoli era così: gioviale e sorridente. Lavorava in campagna. «Con i trattori», come dicono gli amici. E appena poteva, tra una pausa e l’altra, andava nel suo bar di fiducia sulla 206, quello che si trova proprio dopo lo svincolo per Santa Luce. A quei tavoli l’hanno visto l’ultima volta sabato scorso. «Era venuto qui a pranzo. Come faceva quasi tutti i giorni. E non posso credere che adesso non ci sia più».