Secondo quanto riferito, Gerusalemme ha chiesto ad altri paesi di non considerare i propri cittadini vaccinati se non ricevono la terza dose 6 mesi dopo aver ricevuto la seconda
Secondo quanto riferito, Israele ha chiesto agli Stati Uniti e all’Unione Europea di adottare le sue regole che verranno presto aggiornate per i viaggiatori israeliani, in base alle quali le persone idonee che non hanno ricevuto vaccini di richiamo per il coronavirus non saranno più riconosciute come vaccinate.
A partire dal 3 ottobre, a chiunque non abbia ricevuto una vaccinazione di richiamo sei mesi dopo aver ricevuto una seconda dose di vaccino verrà revocato il Green Pass, negando loro l’ingresso a determinati luoghi ed eventi che richiedono la prova della vaccinazione, il recupero da COVID-19 o un test negativo risultato.
Secondo un notiziario di Channel 12 martedì, Israele vuole che gli Stati Uniti e gli Stati membri dell’UE utilizzino i criteri del Ministero della Salute riguardo allo stato di vaccinazione dei viaggiatori israeliani in arrivo, il che potrebbe causare in coloro che sono stati inoculati ma non hanno ricevuto una terza dose di vaccino nei sei mesi il divieto d’ingresso in questi paesi.
Almeno Israele si è autoeliminata da sola inoculando il marchio sperimentale anche ai neonati, fra qualche anno gli si ritorcerà tutto contro e i non marchiati senza greenpass usciranno da sotto i ponti dove erano stati cacciati.