Da martedì dunque in Veneto se si vorrà fare un tampone si tornerà a pagare, per l’esattezza da 8 a 22 euro.
Parlando al “Corriere della Sera”, Zaia ha comunque difeso la misura adottata:
“In due mesi abbiamo superato il milione di tamponi – ha spiegato -. Chiunque poteva presentarsi quando e dove voleva, e siamo stati l’unica regione che lo ha fatto”.
A cambiare tutto è stata l’introduzione del green pass.
“Il tampone è diventato l’occasione per uscire senza bisogno di vaccinazione – dice –. C’è stato l’assalto alla diligenza, venerdì abbiamo dovuto fare 52mila tamponi. Ma noi abbiamo il dovere di farli agli ammalati, a chi ha avuto contatti con i malati, ai lavoratori della sanità e delle case di riposo e a chi va a trovare i congiunti in queste strutture”.