Ma a evocare la possibilità che sia richiesta una terza dose di vaccino è intervenuto il responsabile dell’Igiene Pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi. “La pandemia rischia di non fermarsi per l’estate e di non fermarsi per quest’anno, ma di trasformarsi invece in endemia, cioè un fenomeno presente “di fondo” nella comunità – ha detto – dobbiamo essere pronti con la prevenzione primaria, dobbiamo lavorare in modo che ci sia capacità di vaccinazione anche con la possibilità di poter fare altre dosi, perché non sappiamo se questi vaccini sono sufficientemente adatti con due dosi a coprire la popolazione”. C’è quindi la possibilità che serva anche una terza dose di vaccino, perché il virus non sparirà, ma si limiterà ad arretrare. La sperimentazione di queste condizioni viene fatta “sul campo”, specifica Pandolfi, quindi gli effetti si vedono man mano. “Non abbiamo avuto il tempo di vedere cosa succede in un anno, perché per un anno ancora non abbiamo vaccinato”.
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