L’insegnante aveva fatto il vaccino, ma il suo stato di salute era già stato compromesso dal virus. Uno dei figli, Massimiliano Sulpizi, annuncia che presenterà una denuncia nei confronti dei medici con l’ipotesi che sia stati commessi errori risultati fatali per la madre.
Rosaria Iacovone è stata a casa una settimana con la febbre a 39, poi il ricovero ad Atri, presunti ritardi per ingresso in terapia intensiva. avvenuta solo lunedì, ma dopo poche ore la donna è morta di infarto. Iacovone insegnava anche nella seconda della scuola primaria D’Annunzio, la classe dove si sono riscontrate tra gli alunni 11 positività su 16 dopo i tamponi rapidi del 27 febbraio fatti su iniziativa di alcuni genitori. I familiari intendono dunque chiedere conto anche sul fatto che la scuola non sia stata tempestivamente chiusa.