A pochi giorni dalla mobilitazione di piazza, baristi e ristoratori tornano a far sentire la loro voce con una manifestazione spontanea con concentramento in città, zona Caffè Garibaldi, alle 18.30 di sabato 31 ottobre.
Questi sono i primi slogan distillati dai manifestanti che sono un migliaio anche se l’affluenza un poco alla volta aumenta. I dimostranti, come hanno fatto rilevare nei giorni scorsi, ritengono illogici e controproducenti le misure assunte da palazzo Chigi.
Sul palco anche la cabarettista Giusi Zenere che ha portato la testimonianza del mondo dello spettacolo: «Dittatura, dittatura» queste sono le voci che si sono levate dalla folla.
«Il lavoro è dignità» ha detto piú volte la Zenere spiegando che a suo dire sono in arrivo strette ancora piú dure. «Non ce la facciamo più, faccio fatica a fare ridere la gente. Aiutiamoci tra noi anche a nero» ha urlato Zenere perchè «noi lavoratori dello spettacolo invaderemo le piazze con l’arte».
«La nostra paura è la fame. Ci uccide la fame non il virus» si grida dal palco mentre tra la folla si grida «governo assassino».