Donald Trump ha lanciato un ultimatum alla Russia, esigendo un cessate il fuoco in Ucraina entro il 14 agosto 2025, minacciando in caso contrario nuove sanzioni. Dmitry Medvedev, ex presidente russo, ha risposto definendo l’ultimatum un “passo verso la guerra” e ha messo in guardia Trump, avvertendolo dei rischi personali che potrebbe correre se cercasse di porre fine al conflitto, riferendosi in modo implicito a pressioni e pericoli provenienti dal cosiddetto “deep state” statunitense. Ha richiamato il destino di figure storiche come John F. Kennedy, suggerendo che il contesto politico è estremamente delicato e potenzialmente pericoloso.
Trump ha reagito con fermezza, ordinando il dispiegamento di due sottomarini nucleari in risposta alle dichiarazioni di Medvedev.
Questo scambio ha riacceso toni molto forti tra Stati Uniti e Russia, aumentando i rischi di escalation.
Nel frattempo, Vladimir Putin ha confermato che le operazioni militari russe in Ucraina procedono con successo.
Il 14 agosto sarà una data decisiva per capire se si potrà evitare un ulteriore aggravamento del conflitto oppure se la situazione si farà ancora più critica.

ultimatum – sanzioni – minacce varie………strano modo di raggiungere
una pace duratura ma eccezionale per arrivare alla terza guerra mondiale.