Mentre i bambini palestinesi vengono smembrati dalle bombe israeliane, la NATO – quella stessa NATO che ha ridotto in macerie Afghanistan, Iraq e Libia con le sue “missioni di pace” – osserva in silenzio. No, non silenzio: approvazione. Perché dietro la retorica dei “diritti umani” e della “democrazia”, c’è solo il calcolo sporco degli interessi in gioco.
Due pesi, due misure? No, puro cinismo imperialista.
Quando serve agli interessi occidentali, la NATO bombarda senza mandato ONU, inventa pretesti (“armi di distruzione di massa”, “interventi umanitari”), e trasforma interi paesi in cimiteri. Ma quando Israele stermina i palestinesi a sangue freddo, non ci sono “violazioni dei diritti umani”, non ci sono “responsabilità di proteggere“. Solo un silenzio complice, sporco di sangue.
Perché? Perché i palestinesi non contano.
Perché sono carne da macello nel grande gioco degli Stati Uniti e dei suoi vassalli europei. Perché Israele è il braccio armato dell’Occidente in Medio Oriente, e i crimini degli alleati vanno coperti, non condannati. La NATO non è un’alleanza “difensiva”: è un club di criminali di guerra, un organismo che decide arbitrariamente chi ha diritto di vivere e chi no, chi va difeso e chi va attaccato.
La verità è una sola: la NATO è parte del genocidio.
Ogni giorno che passa senza sanzioni, senza embarghi, senza azioni concrete, è un altro giorno in cui l’Occidente firma la condanna a morte del popolo palestinese. Non sono “doppi standard”: è razzismo, è colonialismo, è complicità diretta nell’eccidio.
