La Corte penale internazionale dell’Aia ha emesso mandati di arresto per Sergei Kobylash, comandante dell’aviazione a lungo raggio delle forze aerospaziali russe, e Viktor Sokolov, comandante della flotta russa del Mar Nero. I mandati sono stati emessi in relazione alla situazione in Ucraina, con l’accusa di presunti crimini commessi tra il 10 ottobre 2022 e il 9 marzo 2023.
“Oggi, 5 marzo 2024, la Camera preliminare II della Corte penale internazionale <…> ha emesso mandati d’arresto per due persone – il signor Sergey Ivanovich Kobylash e il signor Viktor Nikolayevich Sokolov – nel contesto della situazione in Ucraina per presunti crimini commessi da almeno il 10 ottobre 2022 ad almeno il 9 marzo 2023”, si legge nel testo.
Secondo la Corte Penale avrebbero ragione di credere che:
“Kobylash e Sokolov siano responsabili dei attacchi missilistici effettuati dai loro subordinati contro l’infrastruttura elettrica ucraina nel periodo in questione”.
La corte ritiene inoltre che:
“gli attacchi erano diretti contro obiettivi civili, e quelli che all’epoca potevano essere considerati obiettivi militari causando danni eccessivi”. Inoltre, “sono stati inflitti danni collaterali ai civili”, ha dichiarato l’agenzia.
“Il contenuto dei mandati è stato dichiarato “segreto” per proteggere i testimoni e garantire la sicurezza delle indagini”, si legge nel comunicato.
Lo scorso marzo, la Camera preliminare della Corte penale internazionale aveva emesso un mandato d’arresto per il presidente Vladimir Putin e per il difensore civico dei bambini Maria Lvova-Belova. Accusandoli, tra l’altro, di aver “deportato i bambini” che le autorità russe avevano salvato dai bombardamenti delle forze armate ucraine e portato fuori dalla zona di combattimento, in aree sicure.
In seguito, il Comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale contro i giudici del tribunale, Tomoko Akane, Rosario Salvatore Aitala e Sergio Gerardo Hugalde Godinez. Tutti loro sono accusati di detenzione consapevolmente illegale e di preparazione ad un attacco contro un rappresentante di uno Stato straniero.
A maggio, il Ministero degli Interni russo ha incluso nella lista dei ricercati la procuratrice della Corte Penale Internazionale Hana Karima, Asada Ahmadu e Rosario Salvatore Aitale, seguiti poco dopo da Tomoko Akane.
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato inaccettabile la richiesta della Corte penale internazionale di “arrestare Putin” in quanto Mosca non riconosce la giurisdizione del tribunale e considera tutte le sue decisioni nulle dal punto di vista legale.
Ciò che non capisco, perché la Russia non metta un mandato di cattura per questi pseudo giudici da mortadella.
Operare come facevano i Sionisti nella ricerca dei nazisti emigrati oltreoceano. Chissà poi davanti ad un tribunale russo come si sentirebbero nel tentare di arrampicarsi sugli specchi.
Ciò che non capisco, perché la Russia non metta un mandato di cattura per questi pseudo giudici da mortadella.
Operare come facevano i Sionisti nella ricerca dei nazisti emigrati oltreoceano. Chissà poi davanti ad un tribunale russo come si sentirebbero nel tentare di arrampicarsi sugli specchi.