Stava facendo kitesurf al largo a Torvaianica a 150 metri dalla riva, quando all’improvviso ha avuto un malore: un 40enne è morto intorno alle 14 del pomeriggio, quando su tutto il litorale romano si è alzato un forte vento di scirocco e la protezione civile capitolina aveva diramato un’allerta gialla per le condizioni di maltempo.
La tragedia è successa in alto mare: sono state le onde del mare ormai già ingrossato dal vento a restituire il corpo ormai senza vita del kitesurfer, che si è posato sul bagnasciuga del lungomare delle Meduse all’altezza del numero civico 80, nei pressi dello stabilimento balneare ragno d’Oro, in pieno centro di Torvaianica.
Poco lontano dal corpo, è apparsa anche la tavola da surf del 40enne. A notare il corpo senza vita e a recuperarlo è stato un surfista che stava a riva aspettando di immergersi. Appena ha visto il cadavere affiorare dalle onde, il surfista ha chiamato il 118 ma è apparso fin da subito che non c’era più nulla da fare per il 40enne: i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Sono intervenuti anche i sommozzatori dei vigili del fuoco, la Capitaneria di Porto e l’elicottero Drago 140 ma solo per recuperare il corpo senza vita. Al momento si sta procedendo a verificare l’identità della vittima: il malore in acqua è l’ipotesi più plausibile per spiegare il decesso del 40enne ma per averne la certezza bisognerà comunque aspettare l’autopsia. Conosciuta a livello internazionale come la “patria del kitesurf”, la spiaggia di Torvaianica è considerata una delle migliori in Italia per pratica questo sport acquatico.