Visto: 1.805
Panoramica privacy
Questo sito web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito web.
Stanno portando avanti un qualcosa che definirlo solo criminale è decisamente riduttivo, si tratta del più grande abominio nella storia dell’umanità.
Una volta presa coscienza di questo, il pensiero però deve essere orientato in positivo, cioè alla soluzione del problema.
Piangersi addosso non serve a niente.
Montanari lo dice chiaramente: sto dando il massimo e se avrò il vostro supporto andrò avanti.
Ma è anche un po’ amareggiato quando aggiunge che le persone gli rivolgono sempre le stesse domande, perché significa che non c’è ancora una sufficiente presa di coscienza di ciò che sta accadendo.
Ed è questo il nocciolo del problema.
Se la maggior parte delle persone non è pienamente consapevole della minaccia, non sarà neanche possibile prospettargli una possibile soluzione.
Quella che sta arrivando non è una cultura della vita ma della morte.
Sono gli uomini e le donne come lui su cui ripongo le mie ultime certezze e fiducia per evitare che ciò avvenga.
—————————————————————-
Scendendo i freddi gradini dell’ istituzione per la folle politica
Per non essere mai più visto
Dire addio alla luce del giorno
D’ora in poi marcirò in un letto puzzolente di paglia bagnata
Fin dalle ceneri della vita ho imparato a comportarmi
Cosa credere, cosa non dire, dalla culla alla tomba
Ah….. come un buon piccolo schiavo
Succhiando il mio latte dalla tetta velenosa dello Stato
Tutto chiaramente progettato per sopprimere ogni pensiero di fuga
Ah….. mi arrendo al destino
Nessuna pietà, nessuna pietà
Non voglio pietà per me in questa sudicia cella
Ci vedremo all’inferno
Ci vediamo all’inferno
Congelato nel tempo, sono un modello inchiodato al mio trono
Con un esercito di farfalle messo alla berlina placido e prono
Ah….. non siamo mai stati soli
Nessuna pietà, nessuna pietà
Non voglio pietà per me in questa sudicia cella
Ci vediamo all’inferno
Dopo secoli vissuti con nient’altro che le mie convinzioni
Dita rotte che graffiano le pareti della mia carcerazione
Sfuggire alle grinfie della dannazione eterna
Ero giustificato
Deep Purple – Time for bedlam (2016)
(spesso gli artisti arrivano all’essenza delle cose molto prima)