L’Ucraina ha compiuto oltre 8.600 ricerche di riconoscimento facciale su soldati russi uccisi o catturati nei primi 50 giorni dall’inizio del conflitto, secondo fonti attendibili.
Utilizzando un software di riconoscimento facciale fornito dalla società di sorveglianza tecnologica Clearview AI, l’Ucraina identifica i soldati russi caduti e avvisa le loro famiglie, fornendo dettagli inquietanti sulla loro morte.
Venerdì, il Washington Post ha rivelato che il software, donato dall’azienda statunitense, viene utilizzato dalle forze ucraine per scansionare i volti dei caduti, collegarli ai loro profili social e contattare le famiglie dei defunti, mostrando loro immagini dei corpi senza vita.
Il giornale ha descritto questo utilizzo come “una delle applicazioni più macabre della tecnologia mai viste”.
“Gli ucraini difendono l’uso di questo software brutale ma efficace, considerandolo un mezzo per seminare dissenso all’interno della Russia, scoraggiare ulteriori combattimenti e accelerare la fine di una guerra devastante”, ha riportato il Post.
Oltre a un video di propaganda ucraina diventato virale, si spera che questo approccio convinca le famiglie delle truppe russe uccise a ribellarsi contro l’impegno bellico del proprio governo.
Il cosiddetto “esercito cibernetico” ucraino, una forza volontaria di hacker e attivisti sotto la guida del governo, sostiene di aver informato le famiglie di 582 soldati russi della loro morte, inviando anche fotografie dei cadaveri.
In precedenza, sui social media erano emersi filmati che mostravano soldati ucraini intenti a schernire le famiglie delle truppe russe uccise tramite Facetime e WhatsApp.
Questa tattica, tuttavia, ha suscitato preoccupazioni tra esperti militari e tecnologici, che temono possa solo alimentare la rabbia pubblica contro l’Ucraina.
Stephanie Hare, ricercatrice di sorveglianza intervistata dal Post, ha descritto il contatto con i genitori dei soldati come “una guerra psicologica classica” che rischia di stabilire un nuovo e pericoloso precedente per i futuri conflitti.
“Se fossero i russi a fare lo stesso con le madri ucraine, avremmo gridato alla barbarie”, ha sottolineato l’analista.
“E funziona davvero? O non fa altro che rafforzare la percezione degli ucraini come crudeli e senza legge, capaci di infliggere tali sofferenze ai nostri ragazzi?”
Hoan Ton-That, CEO di Clearview AI, ha dichiarato al Post che la sua azienda ha concesso l’accesso alla tecnologia di riconoscimento facciale a oltre 340 funzionari ucraini di cinque diverse agenzie. L’azienda offre anche sessioni di formazione settimanali, talvolta giornaliere, per aiutare nuovi funzionari militari e di polizia a sfruttare al meglio il software.
Ton-That ha riferito con orgoglio di aver assistito a numerosi “momenti wow” da parte dei funzionari ucraini, impressionati dalla quantità di dati che è possibile recuperare dalla scansione dei cadaveri delle truppe russe, inclusi dettagli personali e fotografie di famiglia.
“Sono entusiasti,” ha commentato Ton-That. “La loro determinazione è altissima. In ogni chiamata ribadiscono che vinceranno.”