Mohsen Rezaei, alto comandante militare iraniano e membro del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, ha dichiarato in un’intervista alla televisione di stato iraniana che il Pakistan si è impegnato a rispondere con armi nucleari se Israele dovesse utilizzare missili atomici contro l’Iran.
“Il Pakistan ci ha assicurato che, in caso di un attacco nucleare israeliano all’Iran, reagirà colpendo Israele con una bomba atomica”, ha affermato Rezaei.
Ad oggi, tuttavia, nessun funzionario pakistano ha confermato o commentato pubblicamente questa possibilità.
All’inizio del 2024, Teheran e Islamabad hanno vissuto un breve ma intenso scambio di attacchi missilistici, legati a dispute di confine e accuse di sostegno al terrorismo. Nonostante ciò, le relazioni tra i due paesi sembrano essersi stabilizzate, con un avvicinamento su temi strategici.
Rezaei ha sottolineato che il Pakistan si è impegnato a sostenere l’Iran e ha auspicato una maggiore unità nel mondo musulmano. Inoltre, ha lasciato intendere che Teheran possieda “capacità non dichiarate”, rimaste finora nascoste alla comunità internazionale.
Il 14 giugno, il ministro della Difesa pakistano Khawaja Asif ha rilanciato l’appello all’azione comune durante un discorso all’Assemblea Nazionale, esortando i paesi musulmani a unirsi contro Israele.
“Israele ha preso di mira l’Iran, lo Yemen e la Palestina. Se le nazioni islamiche non agiscono ora, subiranno tutte lo stesso destino”, ha avvertito.
Asif ha chiesto ai paesi che intrattengono relazioni diplomatiche con Israele di interromperle immediatamente e all’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OIC) di elaborare una strategia condivisa.
