Il New York Times ha riportato che funzionari iraniani hanno rivelato che Teheran sta elaborando diversi piani militari per rispondere all’attacco israeliano.
Secondo le informazioni fornite da quattro funzionari iraniani non identificati, il leader della Repubblica islamica, Ali Khamenei, ha ordinato alle forze armate di prepararsi alla risposta. L’entità e la natura della risposta dell’Iran dipenderanno in gran parte dalla gravità degli attacchi israeliani, come precisato dalle fonti.
I funzionari iraniani hanno indicato che, se gli attacchi di Israele causassero danni estesi e perdite significative, l’Iran sarebbe pronto a reagire. Tuttavia, se gli attacchi fossero limitati a poche basi militari e a scorte di missili e droni, l’Iran potrebbe optare per una risposta più contenuta. Khamenei ha dato indicazioni chiare sulla necessità di una risposta decisiva nel caso in cui Israele attaccasse infrastrutture vitali come quelle petrolifere e energetiche, o nel caso in cui alti funzionari iraniani venissero uccisi.
Le fonti, comprese due figure delle Guardie rivoluzionarie, hanno avvertito che se Israele dovesse infliggere danni gravi, l’Iran potrebbe lanciare fino a mille missili balistici, intensificare gli attacchi dei gruppi militari alleati in Medio Oriente e interrompere il flusso di energia globale attraverso il Golfo Persico e lo Stretto di Hormuz.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Galant, ha dichiarato durante un incontro con i piloti alla base aerea di Hatzrim che dopo un attacco contro l’Iran, “il mondo sarà testimone della forza di Israele” e che i “nostri nemici” apprenderanno una lezione importante.
