Iris Haim parla dell’onore concessole dal Presidente per suo figlio, un ostaggio ucciso dal fuoco dell’esercito israeliano mentre cercava di fuggire da Hamas.
La madre dell’ostaggio ucciso dall’esercito di Israele, Iris Haim, ha fornito un resoconto dettagliato dell’evento in cui suo figlio, Yotam, è stato ucciso mentre cercava di fuggire da Hamas. Ha espresso gratitudine per il riconoscimento ricevuto dal Presidente Herzog durante una cerimonia speciale dedicata ai genitori dei tre ostaggi uccisi nell’incidente.
Haim ha iniziato descrivendo la giornata come estremamente emozionante per la sua famiglia, poiché si è svolta esattamente quattro mesi dopo la morte di suo figlio, un periodo che lei considera come il momento in cui Yotam è stato finalmente liberato. Ha sottolineato l’eroismo di Yotam e dei suoi compagni ostaggi, ritenendoli veri eroi, e ha evidenziato l’emozione e il significato di ricevere un riconoscimento così importante da parte del Presidente.
La madre dell’ostaggio ha voluto precisare che, nonostante la tragedia, la sua famiglia è unita e felice, trovando conforto nel supporto che hanno ricevuto.
Haim ha parlato anche dell’incidente stesso, esonerando i soldati israeliani coinvolti. Ha affermato che non sono colpevoli della morte di Yotam e degli altri ostaggi, mettendo in luce come essi fossero stati costretti a tentare la fuga a causa delle minacce e delle pressioni inflitte loro da Hamas. Ha chiarito che la responsabilità per l’accaduto ricade interamente su Hamas.
In un momento di sollievo, Haim ha espresso gratitudine per il fatto che suo figlio non sia stato ucciso direttamente da Hamas, ma sia riuscito a morire come uomo libero, nonostante le circostanze tragiche.
Infine, ha condiviso le sue esperienze dopo l’incidente, raccontando dei viaggi compiuti nelle comunità ebraiche di tutto il mondo, dove ha ricevuto un enorme sostegno e incoraggiamento. Ha sottolineato l’importanza di mantenere Israele forte e unita, un messaggio che continua a portare avanti nelle sue interazioni con la diaspora ebraica.
il mondo alla rovescia, la madre sotterra un figlio e se ne fa pure una ragione.