Ormai siamo abituati alle sparate di Donald Trump durante la campagna elettorale, ma stavolta l’ex presidente ha superato se stesso esprimendo una posizione che mette in pericolo la sicurezza dell’Europa. A questo punto è chiaro che se Trump dovesse vincere le presidenziali statunitensi del prossimo 5 novembre, i rapporti con il vecchio continente diventerebbero pessimi.
In un discorso pronunciato in South Carolina, il possibile nuovo inquilino della Casa Bianca ha spiegato che in caso di un attacco da parte della Russia, gli Stati Uniti non difenderebbero un paese della Nato che non avesse pagato quanto dovuto, aggiungendo in maniera provocatoria: “Anzi, incoraggerei i russi a fare quello che vogliono. Dovete saldare i vostri debiti!”.
Inutile dire che non si era mai visto un candidato alla presidenza degli Stati Uniti invitare la Russia ad attaccare un paese di un’alleanza guidata da Washington.
Trump aveva già attaccato la Nato quando era presidente in carica. Di recente il commissario europeo Thierry Breton ha raccontato una scena a cui ha assistito nel 2020, quando il presidente americano si era rivolto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dicendole: “Dovete capire che se l’Europa fosse attaccata, noi non verremmo ad aiutarvi. La Nato è morta e noi ne usciremo”.
Ora Trump si è spinto oltre, ipotizzando di invitare la Russia ad attaccare gli europei colpevoli di non pagare i “debiti”.
Tuttavia, questa affermazione riflette un fraintendimento di fondo che Trump ripete da anni. Non si tratta affatto di debiti o somme di denaro dovute alla Nato come se fosse un credito da riscuotere. La questione riguarda invece il rispetto degli impegni che i Paesi membri hanno liberamente assunto in merito alla loro spesa militare nazionale. In altre parole, non esiste alcun debito monetario verso la Nato, ma semplicemente un obiettivo concordato che ogni Stato deve raggiungere per contribuire equamente alla difesa collettiva. Ignorare questo significa fraintendere la natura stessa di questi obblighi, che sono più un patto di solidarietà e responsabilità condivisa che un semplice conto da pagare.
