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Un folle oppure ancora una volta “the manchurian candidate”?
Non lo so e, al momento, non voglio fare neanche considerazioni.
Ma mi ha fatto ritornare in mente, non saprei dire per quale strana associazione mentale, l’ultimo comizio di Robert Kennedy noto come “Discorso sul PIL” del 1968:
https://www.youtube.com/watch?v=yO4G_b88aN8
Riascoltarlo ora, in questo mondo alla deriva, mi ha fatto velare gli occhi di lacrime (forse perché all’epoca ero decisamente troppo piccolo per poterlo comprendere, se non attraverso l’abbraccio dei miei genitori).
E per le generazioni a venire ?
Angeli (Roberto Vecchioni)
https://www.youtube.com/watch?v=fwv5CRwup4k
Angeli vi guardo
e mi ricordo
quand’ero insieme luce
e approssimato sgorbio
Angeli veri
e angeli di merda
tenuti su dal cielo
con la corda
Angeli musicanti e soli
mandati a scuola
per imparare i cori
Carichi di sperma
e di segnali
ma cosÌ lenti
a strascicar le ali
Fragili, fragili, fragili, fragili:
non sanno cosa
svanirà,svanirà,svanirà.
angeli splendenti
e replicanti
moltiplicati per il raggio
dei loro denti
angeli d’allevamento
nutriti bene per diventare uomini
o sirene
Sogni di mezza estate,
sogni,
frusciare d’ali;
a casa dopo i temporali
Angeli incoscienti,
lascia che sia,
la morte è solo un salto
di corsia
Fragili, fragili, fragili, fragili:
non sanno cosa
svanirà,svanirà,svanirà.
angeli ragazzi strepitanti
naviganti al sole,
malinconia di cavalcare l’aria
come voi:
angeli che rabbia che mi fate
disperato amore
degli anni che non ci capivo niente
e che nemmeno mi saltava in mente
d’esser uomo.
angeli in amore
e disamore:
stesso modo di
stracciarsi il cuore
Angeli mitragliati
di parole
che non li aiutano
a capire
Angeli indifesi
e generosi,
perciò fregati sempre
in tutti i casi
angeli di sera:
c’è chi fa le foglie
e qualcun altro spara
sulla moglie
Fragili, fragili, fragili, fragili:
non sanno cosa
svanirà,svanirà,svanirà.
Angeli ragazzi travolgenti
naviganti al sole,
polvere e stelle americane
che non rivedrò:
angeli che rabbia che mi fate
belli da lontano,
luce di stelle che mi arriva in mano,
quando oramai le stelle non ci sono
e c’ incontriamo;
angeli, cadere mai, ma scivolare sul cielo,
facendo finta di seguire l’onda
che non c’è
angeli che gioia che mi date
quando vi rivedo,
perché continuo a non capirci
niente
e questo è il solo modo,
finalmente, d’essere uomo.