L’associazione tra la sindrome della morte improvvisa del lattante e l’immunizzazione è spesso discussa. Gli eventi avversi gravi dopo la vaccinazione sono stati generalmente definiti come quegli eventi avversi che provocano invalidità permanente, ricovero o prolungamento dell’ospedalizzazione, malattia pericolosa per la vita, anomalia congenita o morte. Sono generalmente riferiti alle proprietà intrinseche del vaccino (reazione al vaccino) oa qualche errore nel processo di immunizzazione (errore di programma). L’evento potrebbe anche essere totalmente non correlato ma solo temporalmente legato all’immunizzazione (evento coincidente).
Qui viene presentato un caso fatale di una bambina di 3 mesi, morta entro 24 ore dalla vaccinazione con vaccino esavalente. I dati clinici, i risultati post mortem (edema polmonare acuto, enfisema polmonare acuto), i dati quali-quantitativi raccolti dalla colorazione immunoistochimica (mastociti degranulanti) e le analisi di laboratorio con un alto livello di beta-triptasi nel siero, 43,3 microg/l, consentono e possiamo concludere che l’insufficienza respiratoria acuta probabilmente dovuta a shock correlato all’immunizzazione post esavalente è stata la causa della morte.
Dipartimento di Patologia Forense, Università di Foggia, Ospedale Colonnello D’Avanzo, Via degli Aviatori 1, 71100 Foggia, Italia
Mi ricordo ancora di amici e parenti morti o menomati dalla poliomielite, per cui, quando uscì il vaccino, i genitori, pur con qualche comprensibile apprensione essendo consapevoli dei possibili effetti avversi, furono però sostanzialmente felici di sottoporvi i propri figli, dato che il rapporto rischio/beneficio, era decisamente a favore di quest’ultimo.
Ma oggi, lo è ancora per questi esavalenti?
Ed è giusto obbligare a farli soprattutto in così tenere età e per malattie che fino ad un decennio fa erano, perlomeno in parte, definite dell’infanzia?
La mia risposta è NO!