I colleghi le hanno telefonato. Una, due, tre volte. Ma lei non ha risposto. Poi hanno suonato al campanello. Più e più volte. Ma lei non ha mai aperto. E, dopo aver forzato la porta, i vigili del fuoco l’hanno trovata immobile, priva di sensi. Valeria Abagnale Di Martino è morta a 28 anni, probabilmente nel sonno e per un malore, nel suo appartamento di via Montanari.
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una famiglia fa magari sacrifici per fare studiare la figlia che certamente avrà penato prima di venire assunta dall’ENI. Questo Ente l’avrà credo obbligata
a vaccinarsi e questo è il risultato. Altra famiglia distrutta .
obblighi campati per aria che favoriscono le case farmaceutiche e sofferenze inimmaginabili fra la gente perbene.
Una domanda sorge spontanea, i sieri effetto placebo come vengono
distribuiti ed a chi ?
Hai ragione si e’ mai sentito di qualche politico morire? No perche’ loro sono destinati a rimanere vivi per continuare ad ingannare la gente ed altre nefandezze.