Dramma a Fossignano, paese dell’hinterland di Aprilia (Latina) con i genitori di un bimbo nato da pochissimo, un neonato appena 21 giorni, hanno chiesto invano aiuto al personale medico dell’Ares 118 perchè il loro piccolo aveva avuto un mancamento che poi si è rivelato fatale.
Il malore è stato fatale al neonato e neanche il tempestivo arrivo delle forze dell’ordine e dell’elisoccorso ha potuto salvargli la vita
Nonostante il rapido arrivo sul posto dei carabinieri e della polizia locale, oltre all’Ares e ad un elicottero atterrato in zona per ricoverare velocemente il piccolo in ospedale, non c’è stata neanche la possibilità di elitrasportarlo perchè il neonato è morto dopo poco.
Ora tutte le ipotesi sono aperte e per ora la pista più probabile è quella di una “morte in culla”, una delle cause di morte neonatale tra le più frequenti, soprattutto tra i 3 ed i 5 mesi di vita del fanciullo.
Indagini in corso, con la Procura che ha appena aperto un fascicolo ad hoc sulla vicenda e in attesa che venga disposta, come certamente avverrà, l’esame autoptico sul corpo della piccola vittima.
Panico e dolore in tutta la zona e anche nel resto di Aprilia la notizia sta gettando nello sconforto i residenti, messi di soprassalto dall’arrivo dell’elisoccorso.
In pochissimi giorni questa è la seconda tragedia che coinvolge una neonata, dopo quella che vi abbiamo raccontato ieri, sabato 25 febbraio, con il decesso a Capena, alle porte di Roma di una bimba nigeriana di appena 3 mesi, sul quale stanno tuttora indagando le forze dell’ordine, cercando di stabilire le esatte responsabilità anche qui sempre grazie alle risultanze dell’imminente esame autoptico disposto sulla salma della piccola.
Nella fattispecie, la bimba nigeriana, che già soffriva fin dalla nascita di problemi respiratori, è deceduta per un malore quando si trovava a casa di un’amica assieme alla madre.
I soccorsi sono stati vani, anche perchè sono giunti in via Morlupo, la strada di Capena dove la neonata ha iniziato a stare male, quando le sue condizioni di salute erano già estremamente critiche.
Al contrario, in un altro episodio che ha recentemente coinvolto un altro neonato morto al Pertini di Roma, dopo l’allattamento della mamma è stato accertato che la donna non ha alcuna responsabilità, dato che gli esami tossicologici successivi hanno attestato che non aveva ingerito alcol o sostanze vietate, e anche in questo caso le indagini vanno avanti alla ricerca della verità.