Un anziana donna palestinese affetta dal morbo di Alzheimer, Fahmiyya al-Khaldi, è stata arrestata dai soldati israeliani in seguito alla sua fuga da casa a causa dei bombardamenti dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Considerata una “combattente illegale”, è stata trasferita nella prigione di Damon nel nord di Israele, dove è rimasta detenuta per circa due mesi. Il quotidiano ebraico “Haaretz” ha riportato la notizia, sottolineando che la donna è stata rilasciata dopo un appello.
Il quotidiano “Haaretz” ha riferito che, poiché Fahmiyya al-Khaldi è stata considerata una “combattente illegale”, la prigione di Damon, nel nord di Israele, ha respinto una richiesta presentata da un avvocato dell’organizzazione Medici per i Diritti Umani. L’incontro con l’avvocato le è stato negato, e lei è stata rilasciata solo dopo un appello.
I figli di Al-Khaldi hanno saputo dell’arresto della madre dai vicini, ma non sono riusciti a determinare dove si trovasse perché Israele si è costantemente rifiutata di fornire qualsiasi informazione sulla posizione dei detenuti alle famiglie e alle organizzazioni per i diritti umani dall’inizio della guerra a Gaza.
L’organizzazione “Medici per i Diritti Umani” ha appreso casualmente della detenzione di Fahmiyya al-Khaldi nella prigione di Damon, quando un altro avvocato in visita a detenute provenienti dalla Cisgiordania ha scoperto un’anziana donna proveniente da Gaza con difficoltà di comunicazione e movimento. L’avvocato ha successivamente informato la famiglia e ha condiviso i dati personali di al-Khaldi con l’organizzazione.
Esecuzione di decine di anziani
L’“Osservatorio Mediterraneo per i Diritti Umani” ha annunciato in un comunicato lo scorso dicembre che l’esercito israeliano ha giustiziato dozzine di anziani palestinesi nella Striscia di Gaza mediante esecuzioni sommarie da parte dei soldati di occupazione.
L’organizzazione per i diritti umani ha dichiarato che questo gruppo di civili estremamente vulnerabile ha subito una doppia sofferenza, in quanto Israele avrebbe preso di mira tutti gli abitanti della Striscia sin dall’inizio del genocidio in corso contro i palestinesi dall’7 ottobre.
L’Osservatorio, nel suo comunicato, ha rivelato di aver documentato un bilancio preliminare di 1.049 uomini e donne anziani uccisi durante i 76 giorni dell’aggressione, circa l’1% del numero totale degli anziani a Gaza, che è 107.000. Ciò rappresenta circa il 3,9% del totale dei palestinesi uccisi durante l’aggressione israeliana, sotto le macerie delle loro case o nei rifugi in cui hanno cercato rifugio.
L’organizzazione, con sede a Ginevra, ha affermato di aver ricevuto testimonianze terrificanti di uccisioni sul campo ed esecuzioni di individui di età superiore ai 60 anni. Questi incidenti includevano soldati che aprivano immediatamente il fuoco su persone anziane dopo aver ordinato loro di evacuare le loro case. In alcuni casi, sono stati giustiziati pochi istanti dopo essere stati rilasciati, dopo ore o giorni di detenzione arbitraria.
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