L’avvistamento UFO di Fiorello andato in onda sulla RAI è un falso

Il video dell’avvistamento UFO di Fiorello trasmesso in diretta sembra essere un fotomontaggio e l’interpretazione degli attori è piuttosto scarsa e poco convincente.

Confrontando i due video, è evidente che le due scene siano state unite. Ci sono alcuni particolari importanti che lo dimostrano chiaramente, come ad esempio le ombre sulla caserma dei pompieri: nella seconda parte del video mancano, il che indica che si tratta di due momenti diversi della giornata. Inoltre, si può notare una differenza nel colore del cielo, nell’illuminazione del palazzo e nella presenza di finestre aperte nella prima parte e chiuse nella seconda parte. Tutti questi elementi suggeriscono che il video sia stato manipolato e non rappresenti una registrazione autentica dell’avvistamento di un UFO.

In questi due fotogrammi estratti dallo stesso video si possono notare importanti differenze.

L’illuminazione del palazzo, infatti, evidenzia che si tratta di due momenti distinti della giornata: nella prima parte del video il palazzo è illuminato, mentre nella seconda è in ombra. Inoltre, la posizione della tapparella della finestra cambia: nella prima immagine è abbassata, mentre nella seconda è alzata. Questo accade perché nella prima parte del video il sole batteva direttamente sulla finestra, mentre nella seconda parte il sole era dietro il palazzo, e la finestra risulta quindi in ombra. Tutti questi dettagli rappresentano ulteriori prove che i due video sono stati manipolati in modo da creare un falso avvistamento di un UFO.

Purtroppo, nonostante la manipolazione del video sia evidente, molti quotidiani nazionali non hanno effettuato alcuna verifica e hanno pubblicato il video senza discernimento. Questo è un comportamento scorretto e poco professionale, in quanto il dovere dei giornalisti dovrebbe essere quello di verificare la veridicità delle informazioni e delle fonti prima di pubblicarle. La pubblicazione di notizie false o manipolate può contribuire a diffondere disinformazione e a creare confusione tra i lettori.