Il dubbio, Chiara, Aurora e Marcella, ce l’hanno. Anzi, sono proprio furiose. Quel vaccino proprio non lo vogliono fare. Se ne stanno appoggiate all’inferriata che cinge lo stretto marciapiede su viale Enrico de Nicola, di fronte alla stazione Termini di Roma, a debita distanza dal tendone-hub gestito dalla Croce Rossa. Lì dentro somministrano AstraZeneca. E loro, tre infermiere di 29, 42 e 58 anni, tutte e tre impiegate in una casa di riposo, sono arrivate con un’ora di anticipo per decidere insieme il da farsi. “Ci stanno obbligando – dice Aurora, la 42enne – se rifiutiamo rischiamo il posto di lavoro. Ma personalmente, dopo tutto quello che hanno detto sul rischio trombosi, ho paura”.
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