I limiti per le emissioni elettromagnetiche del 5G rimarranno stabili, nonostante le richieste delle imprese delle telecomunicazioni.
La proposta iniziale prevedeva un adeguamento dei limiti di emissione elettromagnetica per i ripetitori del 5G entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Tuttavia, non veniva specificato un valore esatto per il nuovo limite, ma l’ipotesi più accreditata era un possibile aumento da 6 volt per metro a 24 volt per metro. Questo adeguamento era stato richiesto dalle imprese delle telecomunicazioni per consentire l’installazione di ripetitori più potenti.
Tuttavia, questa proposta è stata eliminata dalla versione finale del decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri, a causa delle preoccupazioni sulla possibile influenza negativa sulla salute pubblica.

Una vittoria di Pirro…
Fonte: https://www.byoblu.com/2023/08/08/norma-su-nuovi-livelli-elettrosmog-ministro-urso-a-byoblu-la-faremo-via-dpcm/
Abbiamo verificato attraverso fonti interne al Governo la notizia dell’esclusione del provvedimento dal decreto, abbiamo contattato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. La risposta, in realtà, non è rassicurante per chi critica l’implementazione tecnologica o soffre di elettrosensibilità. “Si è scelto di procedere con le modalità del DPCM, decreto della presidenza del consiglio dei ministri, nella stessa direzione da tutti condivisa”.
Tradotto: l’innalzamento dei limiti non sarà predisposto per decreto bensì con lo strumento del DPCM, noto all’opinione pubblica dai tempi del lockdown.